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Fugatti: "Crocifisso nelle scuole". Protestano laici e mazziniani: "Foto di Mattarella in Duomo"

Proteste da parte dei Laici Trentini e dell'Associazione mazziniana al proclama del neopresidente in Consiglio provinciale. "Frutto di troppe libagioni post-elettorali?"

Le prime reazioni al proclama del presidente Maurizio Fugatti nel suo primo discorso in Consiglio provinnciale arrivano da due movimenti, per così dire, extra-consiliari. Il riferimento al crocifisso, che "dovrebbe essere presente in ogni classe", ed al Natale che "andrebbe ricordato con il presepe" non sono piaciute ai Laici Trentini ed all'Associazione Mazziniana. 

"Nell'ansia di imitare il suo "Capitano" il nuovo Presidente della PAT Fugatti vuole a tutti i costi mandare segnali del suo insediamento. Si potrebbe proporre di affiggere l'immagine di Mattarella in Duomo. Ci chiediamo se queste sparate siano frutto di libagioni eccessivamente annaffiate in questi primi giorni di visite post elettorali" scherzano, ma neanche troppo, i Laici Trentini in una nota.

Non solo crocifissi: ecco il discorso in aula di Fugatti

Parole fuori dal tempo, quelle di Fugatti,  per Massimiliano Piffer, presidente dell'Associazione Mazziniana. "In nome di ipotetiche radici cristiane si vuole fare un balzo indietro di decenni, quando ancora esisteva una religione di stato. Dal punto di vista storico e politico l’Europa moderna è infatti più figlia di quelle ben più antiche radici greco-romane e dei valori di libertà, uguaglianza e fratellanza nati dalla Rivoluzione francese" conclude  Piffer. 

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