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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Stagione sciistica, Fugatti incalza l'Europa: «Qualcuno deve anche occuparsi di garantire i ristori a queste attività»

Un tema dibattuto anche all'estero, dove ci sono paesi che pretendono ristori in caso di stagioni mancate, se ci dovessero essere restrizioni da parte dei Governi in materia di turismo e aperture delle strutture

Stagione sciistica a rischio, la discussione si infiamma tra Governo, Europa e regioni. I dati legati al contagio da Covid sembrano rasserenare dalla terza settimana di novembre, nonostante i picchi di decessi, l'ultimo è stato registrato il 24 novembre, quando sono stati contati 14 casi. Il protocollo per una stagione «sicura» è stato firmato e consegnato al Governo, ma durante la conferenza stampa di martedì pomeriggio, il presidente della Pat (Provincia autonoma di Trento) ha fornito qualche dettaglio in più su quella che sembra essere sempre di più una chiusura senza contrattazione.    

«Oggi il tema principale che ruota attorno alla tematica del Covid e ai rapporti con il Governo nazionale è quello delle piste da sci - ha affermato durante l'aggiornamento in diretta il presidente Fugatti -. Abbiamo visto molte prese di posizione nella giornata di ieri (lunedì 23 novembre ndr) da parte dei presidenti delle regioni e degli assessori al turismo dell'arco alpino. La posizione del Governo l'abbiamo sentita, è quella di prevedere un inverno senza piste da sci aperte, noi ieri abbiamo detto che qualora la situazione sanitaria lo permettesse e avendo già fatto un protocollo che ieri le regioni hanno approvato e hanno inviato al Governo per la gestione degli impianti da sci e in generale del turismo invernale, noi riteniamo che si possa aprire. Se guardiamo i dati di questi 10 giorni, la situazione in Trentino, al netto dei decessi che sono pesanti e che hanno una storia che riguarda la storia di due settimane prima, si è stabilizzato e come media è diminuiti. Noi riteniamo che, se questa fosse la situazione in continuità nei prossimi giorni, si potrebbe pensare di aprire».

Un tema dibattuto anche all'estero, dove ci sono paesi che pretendono ristori in caso di stagioni mancate, se ci dovessero essere restrizioni da parte dei Governi in materia di turismo e aperture delle strutture. «Abbiamo visto che l'Austria, che oggettivamente ha numeri importanti per gravità, ha già dichiarato che la stagione sciistica si farà. Siccome il Governo Conte ci ha detto che il tema è europeo, allora deve essere l'Europa a prendere posizione. Se l'Europa ci dirà che le piste da sci non potranno essere aperte, al netto di una situazione sanitaria che lo dovrebbe permettere, qualcuno deve anche occuparsi di garantire i ristori a queste attività».

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