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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il bilancio della Provincia alla Corte dei Conti, Rossi in aula: "Non c'è niente di occulto"

Alla prima udienza sui controlli della Corte dei Conti relativi al bilancio 2015 si è presentato direttamente il presidente della Provincia: "nessuna perdita sui derivati, ma vogliamo eliminarli" ha promesso e ancora "entro marzo 2016 ci sarà un piano di dismissione delle partecipate"

Udienza pubblica questa mattina alla Corte dei Conti, sotto la lente d'ingrandimento c'è il bilancio provinciale 2015. A rispondere alle perplessità della magisttratura contabile è stato direttamente il presidente della Provincia che ha promesso, tra le altre cose, la definizione, entro marzo 2016, del piano di dismissione delle società  partecipate finite nel mirino della Corte (dopo il caso Deloitte) anche per gli investimenti in derivati da parte  di Cassa del Trentino e Patrimonio del Trentino, operazione che avrebbe portato a perdite milionarie.

Il caso era già stato segnalato nel giugno 2014 (ne abbiamo parlato in questo articolo) dal Movimento Cinque Stelle il cui portavoce in consiglio provinciale Filippo Degasperi oggi esulta: "Con soli 2 anni di ritardo - scrive ironicamente in una  nota - il presidente Rossi ha preso atto che i derivati sottoscritti dalle società della Provincia sono un problema. Meglio tardi che mai". 

Perdite che sono in realtà un indebitamento, visto che i soldi sono vincolati, e di "indebitamento occulto", in gergo tecnico, parla la Corte dei Conti, riferendosi però ai 60 milioni di euro di crediti concessi dalla Regione contabilizzati in maniera errata, questa l'accusa, come crediti e non come debiti. "Chiediamo alla Corte  di non utilizzare questo aggettivo - ha detto Rossi in aula - c'è tutto da migliorare ma di occulto non c'è niente". Sulla questione derivati la Corte aveva in realtà archiviato l'esposto presentato dal consigliere Degasperi e dall'allora collega di partito Manuela Bottamendi.


"Già con il bilancio 2016 ci sarà molta più trasparenza" assicura il governatore che ha dichiarato di voler eliminare la pratica dei derivati all'interno delle due società partecipate. "Se ormai non si può evitare di perdere soldi pubblici almeno si può far si che quanto accaduto non abbia mai più a ripetersi -  risponde, a distanza, Degasperi - e per far questo la soluzione c'è e l'ha messa in campo lo stesso Rossi. Utilizziamo la nuova legge sulla dirigenza e licenziamo i dirigenti che hanno a che fare con questa vicenda e chi non ha vigilato". Per quanto riguarda infine la contestazione di mancata previsione di indennizzi per il ricorso sul Not Rossi si è limitato a ricordare alla Corte dei Conti, ed alla stampa presente, che la gara non è ancora stata revocata.

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