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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pronta la nuova ordinanza, Fugatti: «Decisione difficile ma è per il bene di tutti»

Incontri e confronti sull'emergenza sanitaria in atto in tutto il mondo. Una nuova ordinanza provinciale è in arrivo, insieme ad altre misure di protezione per le attività, la comunicazione e altre situazioni

Nuove strette sul Trentino, dopo aver annunciato la nuova ordinanza durante un incontro con la stampa di giovedì 12 novembre, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, inisieme alla Task Force si confrontano con il sistema delle autonomie locali nella mattinata di venerdì 13. Questo incontro, spiegano dall'ufficio stampa, è stato voluto per affrontare le nuove esigenze che la seconda ondata di questa emergenza sanitaria ha portato. Dutante l'incontro Fugatti, l’assessore agli enti locali Mattia Gottardi, i dirigenti generali Raffaele De Col per la Protezione civile e Giancarlo Ruscitti del Dipartimento Salute, il responsabile del settore prevenzione in Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari) Antonio Ferro, si sono confrontati online con il Consiglio delle Autonomie Locali. Tra i vari punti in discussione sono stati affrontati gli aspetti operativi che riguardano la gestione dell’emergenza sul territorio, mettendo in luce anche gli adempimenti relativi alle competenze dei Comuni e dei sindaci.

Il presidente Fugatti ha anticipato che la Provincia sta lavorando ad una nuova ordinanza che nascerebbe dalla valutazione di come, specie in alcuni Comuni, si stia manifestando l’evoluzione della pandemia. Nel provvedimento saranno contenute alcune ulteriori restrizioni per le aree a maggior contagio, sulla falsa riga di quello che era stato pensato per la zona di Cembra-Lisignago. «La decisione che assumeremo a breve - ha detto il presidente – si basa sui dati e sulla qualificazione odierna del Trentino, anche se la situazione è in evoluzione. Vogliamo comunque mantenere un dialogo e una collaborazione costanti con i Comuni che saranno interessati dal nuovo provvedimento. Siamo convinti che i sindaci comprendano che si tratta di decisioni che, per quanto difficili, vengono assunte per la sanità pubblica». 

Durante il confronto si è parlato anche di ristori economici per le attività più penalizzate, di comunicazione dei dati, di come affrontare l’emergenza freddo, di assistenza domiciliare e territoriale, della tipologia delle informazioni che vengono trasmesse ai sindaci e degli adempimenti in capo a questi ultimi, in particolare legati all’emissione delle ordinanze e al reperimento delle persone che cambiano il loro domicilio, di potenziamento sul territorio delle attività di raccolta dei tamponi, delle possibilità di spostamento da e verso le seconde case. «Ci confronteremo costantemente – ha aggiunto Fugatti – nella consapevolezza che la gestione dei provvedimenti previsti per affrontare la pandemia ricade in particolare sui sindaci, che sono in prima linea anche nel rilevare i problemi delle loro comunità e nell’individuare risposte concrete».

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