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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Dante

Giunta in "quarantena": Consiglio fermo per 3 giorni perché la videoconferenza non si può fare

Ad un mese di distanza dal caso del consigliere Zeni nulla è cambiato: "La videoconferenza non è possibile"

La positività al covid di un membro dello staff della Giunta fa saltare anche il Consiglio provinciale. Il governatore Fugatti e tutti i suoi assessori, infatti, si sono messi in isolamento volontario dopo che un collaboratore è risultato positivo al tampone. Risultato? Saltano anche le sedute di martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5 del Consiglio provinciale. Il motivo? Non è possibile far intervenire governatore ed assessori in videoconferenza.

"La sala non è attrezzata": lo aveva già detto, amaramente, il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder quando ad essere positivo fu il consigliere provinciale del PD Luca Zeni. Qualcuno in quell'occasione chiese che il consigliere potesse collegarsi da casa intervenendo così, da remoto, in aula. Non fu possibile. A distanza di un mese nulla è cambiato.

Il motivo lo ha scoperto il consigliere di Futura Paolo Ghezzi: il Consiglio non ha rinnovato la convenzione con la Consip per l'utilizzo del sistema "Concilium", che prevede un preavviso di sette giorni. "Un tempo assolutamente inconcepibile per un sistema informatico" puntualizza Ghezzi. Dello stesso avviso tutte le minoranze, da Filippo Degasperi di Onda Civica ad Alex Marini dei Cinque Stelle, da Sara Ferrari del PD a Ugo Rossi del Patt. 

Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega, sottolineando il senso di responsabilità della Giunta, ha affermato che il regolamento comunque non prevede di trasformare una convocazione dell’aula in presenza in una on line. Il Partito Democratico ha chiesto dunque di cambiare il regolamento, " perché nei prossimi mesi le emergenze saranno molte e il Consiglio rischia di trovarsi spiazzato davanti ai possibili casi di positività". 

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