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Consiglio comunale, cominciato in aula l’esame della nuova tariffa rifiuti

È cominciato ieri sera in consiglio comunale il confronto sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti e sui servizi comunali (Tares), introdotta per decreto legislativo il 6 dicembre 2011

È cominciato ieri sera in consiglio comunale il confronto sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti e sui servizi comunali (Tares), introdotta per decreto legislativo il 6 dicembre 2011 che prende il posto della Tia. In base a quanto stabilito dal legislatore nazionale la Tares andrà applicata a partire dal 1° gennaio del 2013. L’imposta si compone di due parti, una relativa ai servizi indivisi e una sulla gestione dei rifiuti urbani.

Per quanto riguarda la prima parte verrà calcolata, se il consiglio comunale sarà d’accordo, con una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato sulla base del calcolo della componente fissa della tariffa rifiuti (misura stabilita dal decreto). L’intero importo verrà acquisito dallo Stato.
La parte relativa alla gestione dei rifiuti, invece, per il Comune di Trento avrà natura tariffaria. Il che si tradurrà con l’introduzione della tariffa puntuale, commisurata cioè alla produzione di rifiuto indifferenziato. Nello specifico una parte sarà fissa e calcolata in base ai componenti del nucleo familiare, una parte invece sarà “ a volume” sulla base dei residuo prodotto.

L’ipotesi ha suscitato un ampio dibattito in aula. In particolare a sollevare perplessità sono stati sia i tempi di applicazione della nuova tariffa e, di conseguenza della nuova modalità di raccolta dei rifiuti, e parallelamente la scelta di agevolare o meno alcune categorie, ed in particolare l’esclusione dalle agevolazioni delle famiglie con figli piccoli che produrranno un volume maggiore di residuo legato all’uso dei pannolini. Su questo ultimo punto hanno sollevato molte critiche sia la Lega Nord con Bruna Giuliani, sia Claudio Cia di Civica per Trento. Di un opportuno riequilibrio in tal senso ha parlato anche Nicola Salvati del Pd.

Anche Vittorio Bridi (Lega Nord) e Gabriella Maffioletti (Insieme per Trento) hanno criticato il nuovo regolamento e hanno puntato il dito sulla poca informazione ai cittadini e sulle difficoltà di gestire il nuovo sistema soprattutto nei condomini, come ha poi rimarcato anche Francesco Porta. Dal Pdl Paolo Dal Rì ha chiesto, invece, una maggiore incisività della giunta rispetto al gestore nelle scelte su tariffe e modalità di gestione.
Positiva, invece, la valutazione di Lucia Coppola dei Verdi e di Daniele Bornancin del Pd.
 

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