rotate-mobile
Politica Centro storico / Via Giannantonio Manci

Le consigliere provinciali come Michelle Obama: "Riportate a casa le nostre ragazze"

Un posto libero a teatro, in biblioteca, sull'autobus e nei luoghi pubblici in ricordo delle donne vittime di violenza: è l'iniziativa "posto occupato" presentata oggi dal presidente Bruno Dorigatti. Al termine della conferenza stampa le consigliere provinciali si sono fatte fotografare con il cartello che chiede la liberazione delle studentesse nigeriane

Da quando la first lady Michelle Obama ha pubblicato in rete la foto in cui regge un cartello con la scritta "bring back our girls" chiedendo la liberazione delle 200 studentesse nigeriane sequestrate dal partito fondamentalista armato Boko Haram la "campagna" ha spopolato su internet. Oggi anche alcune consigliere della Provincia autonoma di Trento si sono fatte scattare la stessa foto. Il gesto simbolico è avenuto al termine della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa "posto occupato" che prevede di lasciare un posto vuoto a teatro, sull'autobus, a scuola ma anche in Biblioteca ed al Cstello del Buonconsiglio in ricordo delle donne vittime di violenza. Al termine della conferenza stampa è stato il presidente del Consiglio Bruno Dorigatti a fare un riferimento esplicito a ciò che è accaduto in Nigeria: "Accade ancora che la persona venga considerata una proprietà, e le conseguenze sono spesso tragiche. Alle liceali rapite dai terroristi di matrice islamica in Nigeria va la solidarietà di tutti i trentini". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le consigliere provinciali come Michelle Obama: "Riportate a casa le nostre ragazze"

TrentoToday è in caricamento