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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro storico

Limiti sui concerti in città: "Cambiare il regolamento di polizia urbana"

I consiglieri comunali del Pd Corrado Bungaro e Giovanni Scalfi intervengono sulla questione della musica live in centro città con un appello al Comune e alla loro stessa maggioranza: è ancora in vigore il limite dei 4 musicisti per gruppo...

I consiglieri comunali del Partito democratico Corrado Bungaro e Giovanni Scalfi intervengono sulla questione della musica live in centro città con un appello al Comune e alla loro stessa maggioranza. Ricordiamo infatti che è ancora in vigore il limite (assurdo, secondo i più) dei 4 musicisti per gruppo. Una delle scelte più contestate. Di seguito l'appello dei consiglieri e la proposta di ordine del giorno (regolamentazione musica dal vivo) depositata in Consiglio comunale per modificare l'attuale regolamento di Polizia Urbana

1) Nell'ottobre 2012 abbiamo depositato un ordine del giorno ( in allegato) dedicato alla regolamentazione della musica dal vivo a Trento. Il documento è stato sottoscritto dal gruppo consiliare del Partito Democratico, firmato e condiviso da altre forze politiche di maggioranza e minoranza;

2) La procedura prevista dal regolamento del consiglio comunale di Trento prevede la discussione in aula degli ordini del giorno depositati in ordine cronologico. Ciò ci impedisce di discutere in aula la questione della musica dal vivo a Trento entro l'inizio della stagione estiva musicale 2013;

3) Dopo una serie di incontri con i musicisti che gravitano sulla città di Trento, con gli organizzatori di eventi, gli esercenti che ospitano la musica live all'aperto, alcuni comitati dei cittadini del centro storico, tecnici e fonici, desideriamo fare un APPELLO PUBBLICO affinchè: 

a) La Giunta Comunale di Trento provveda urgentemente all'abolizione dei limiti fissati nel  2012 nel periodo di prova (vedi enunciato ODG punto f), al fine di consentire lo svolgimento della musica dal vivo in città senza le limitazioni previste.
b) Sia avviata una con concertazione tra le parti interessate per trovare una soluzione condivisa, come già esposto nel documento in allegato:

"Il presente documento si pone allora come obiettivo il passaggio da un sistema che ricorre forzatamente alla deroga, o meglio dire alla “deroga della deroga”,  ad un sistema di regole certe, che solo si può ottenere con il coinvolgimento di tutte le parti interessate: oltre al Comune di Trento ed al Corpo dei Vigili Urbani, i rappresentanti degli esercenti, gli artisti, ed i comitati dei cittadini residenti. Come? Attraverso un percorso partecipato e partecipativo in cui si condivida un nuovo sistema di regole certe, fondato sul contemperamento dei diritti in gioco, quali il diritto alla quiete e riposo, il diritto all’espressione artistica e creativa, il diritto allo svago e tempo libero, il diritto di impresa ed iniziativa economica."

Con l'obiettivo di tornare in Consiglio Comunale per una modifica del Regolamento di Polizia Urbana, per avere un sistema di regole certe che possa restituire dignità al settore musicale e nello stesso tempo non tormentare le notti dei residenti in centro storico.

Alcune precisazioni:

1) Si tende a fare confusione e a non distinguere tra movida, happy hour e musica dal vivo. Mentre la distinzione va fatta, chiarendo molto bene che si tratta di situazioni molto diverse tra loro;
2) Nella richiesta di spostare l'orario di fine concerto alle 23 (invece delle 22) si chiede che ciò avvenga almeno durante le giornate di venerdì e sabato;
3) La salvaguardia della musica dal vivo è un bene per la città, dunque la trattazione di questo argomento non deve essere "contro" ma "per" la città, nel rispetto del diritto al riposo ed alla quiete delle persone residenti in centro storico.

NB! Nel documento si parla di molte altre cose, dalla misurazione fonometrica in decibel (argomento molto tecnico e di grande complessità) alla richiesta di rivedere il sistema di gestione della musica di strada, dalla promozione della qualità della musica dal vivo attraverso il lavoro in rete tra gli esercenti ed alla programmazione di calendari stagionali con una direzione artistica ad hoc, dalla richiesta di sburocratizzazione a favore del sistema di autocertificazione alla previsione di una città di Trento "a due velocità", sull'esempio di molte città europee, che possa ospitare la musica e l'animazione notturna fino ad una certa ora in centro storico, individuando poi una zona periferica e "off limits" in cui poter animare la notte senza disturbare il sonno dei residenti.

Corrado Bungaro e Giovanni Scalfi

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