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Ferrovia del Brennero, c'è l'accordo in consiglio provinciale

Dopo quasi tre giorni di dibattito è stata trovata la sintesi sul progetto che interessa la tratta trentina e il capoluogo

Dopo quasi tre giorni di dibattito in aula, si sblocca lo stallo sulla tratta trentina della ferrovia del Brennero e sul bypass che interesserà la città di Trento. Il consiglio provinciale ha infatti approvato nel pomeriggio di giovedì 11 novembre una risoluzione in merito, con 28 voti favorevoli e l'unico no del consigliere Alex Marini (M5S).

"Una risoluzione - commenta l'assessore provinciale all'urbanista Mario Tonina - che tiene conto di tutti i temi che la minoranza ha voluto portare in consiglio". Un'opera di sintesi importante, dato che si partiva da 15 risoluzioni, che sono state poi accorpate in un unico documento approvato.

La risoluzione è composta da nove punti:

  • Dare corso ad una pianificazione coordinata dei progetti di mobilità che interessano l’intero territorio provinciale coinvolgendo le Comunità locali, a partire dall’area del basso Trentino, Rfi e l’Osservatorio per lo sviluppo del Corridoio del Brennero con il preciso compito di individuare preventivamente le opere coerenti e compatibili con le scelte anche di natura urbanistica e di rigenerazione urbana rispetto all’impatto che avrà la realizzazione del corridoio ferroviario dell’alta velocità;
  • confermare, come peraltro già stabilito nell’ultima seduta del 2021 del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio per lo sviluppo del Corridoio del Brennero, di intensificare gli incontri dell’organo con l’obiettivo di discutere anche il completamento delle linee di accesso al Corridoio del Brennero nelle tratte non ancora oggetto di valutazione approfondita;
  • collaborare con il Comune di Trento che sarà interessato dal primo importante intervento favorendo le azioni informative sia di respiro comunale che provinciale, confermando il supporto attivo e costante dell’Ufficio per lo sviluppo del Corridoio del Brennero con i referenti tecnici comunali che si occupano dell’intervento;
  • sostenere il Comune di Trento nella richiesta a Rfi di prolungare l’interramento del binario merci fino all’Interporto;
  • dare seguito alla interlocuzione già avviata con il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili nella persona dell’ingegner Paola Firmi, Commissario straordinario per il potenziamento della linea Fortezza – Verona, e coinvolgere il Ministero della transizione ecologica, il Comune di Trento e i proprietari delle aree che insistono sul Sin di Trento Nord per recuperare i finanziamenti necessari per garantire la bonifica definitiva dell’area;
  • monitorare e mitigare le possibili conseguenze sui centri urbani della Provincia, in termini di rumore, di transito e di stazionamento, vibrazioni e pericolosità dell’entrata in esercizio del Tunnel di Base e del quadruplicamento della linea sul nostro territorio, informando la cittadinanza, all’interno dei percorsi di partecipazione già previsti, rispetto a questi aspetti;
  • iniziare un confronto con Rfi, titolare del progetto complessivo della circonvallazione ferroviaria di Trento, per prevedere anche la copertura dei costi conseguenti all’interferenza con i binari della Trento Malè ed i costi riferibili al necessario servizio sostitutivo su gomma e ad accelerare la realizzazione del raccordo stazione di Gardolo – Nuova Officina di Spini e dell’officina stessa, per la manutenzione dalla flotta Ftm;
  • Concordare con Rfi e il Comune di Trento che, in mancanza di soluzioni alternative, la realizzazione dell’area di stoccaggio prevista sui terreni ex Sloi ed ex Carbochimica dei materiali provenienti dallo scavo del tunnel, avvenga in modo da garantire che tali materiali siano fisicamente separati dal terreno esistente per evitare il rischio di un ulteriore aumento dell’inquinamento della zona, limitando al tempo strettamente necessario per la permanenza del materiale sul sito di stoccaggio temporaneo e prevedendo la sua completa rimozione al termine dei lavori;
  • concordare, infine, la progettazione e realizzazione della stazione ipogea presso l’ex scalo Filzi con Rfi affinché la stessa si faccia carico anche del finanziamento di tale opera come previsto nel protocollo d’intesa tra Rfi, il Comune di Trento e la Provincia di Trento firmato nel 2018.

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