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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Cavalese

Punti nascita: Cavalese chiude definitivamente l'11 marzo

Il Ministero ha riposto alla Provincia: niente deroga per Cavalese, non ci sono pediatri sufficienti. Manterrà l'attività, invece, il Punto nascita di Cles.

Il Ministero impone la chiusura del Punto nascita di Cavalese e conferma il mantenimento dell'apertura di quello di Cles. Con nota del direttore Generale del Ministero della Salute, Andrea Urbani, sono state trasmesse oggi alla Provincia autonoma di Trento la conferma della deroga per il Punto Nascite di Cles e la decadenza del parere favorevole espresso per quello di Cavalese. Il Comitato Percorso Nascita Nazionale (CPNn), preso atto della relazione predisposta dall’Apss. in relazione allo stato dell’arte dei punti nascita di Cles e Cavalese, ha dichiarato per il primo, soddisfatti i requisiti operativi, tecnologici e di sicurezza dettati dall’Accordo del 16 dicembre 2010 mentre, per quanto riguarda il secondo, ha rilevato il permanere di alcune criticità sostanziali e quindi definito non accoglibile il mantenimento dell’attuale configurazione operativa h12. 

In relazione a quanto comunicato dal Ministero il direttore Generale dell’Apss Paolo Bordon ha detto che "si prende atto di quanto comunicato dal Ministero della Salute relativamente ai requisiti e con rammarico siamo perciò costretti, per evidenti ragioni di responsabilità e sicurezza, a sospendere le attività del punto nascita di Cavalese con decorrenza da sabato 11 Marzo. L'ultimo giorno di operatività sarà quindi venerdì 10 marzo. L’impegno di Apss sarà volto a garantire a tutte le donne delle valli di Fiemme e di Fassa una presa in carico completa, attraverso il percorso nascita, e tutte le attività specialistiche ginecologiche oltre alla presenza specialistica pediatrica, in stretta collaborazione con la pediatria di Trento, al fine di supportare i pediatri del territorio nelle situazioni cliniche più complesse".

Così si legge nel parere: "In merito al Punto Nascite di Cavalese, pur riconoscendo l’oggettiva difficoltà orografica, si ritiene che non ricorrano le condizioni per confermare il parere favorevole precedentemente espresso". La problematicità principale è stata rilevata nella mancata possibilità di garantire la reperebilità di pediatri, con specifiche competenze in neonatologia, in numero tale da poter garantire un servizio di guardia attiva h24, soprattutto a causa della difficoltà che tutto il Paese sta attraversando nell'assunzione di questa importante figura professionale.

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