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Cgil-Cisl-Uil: "manovre politiche su Agenzia del Lavoro"

Hanno provocato la reazione dei tre sindacati le dichiarazioni di Diego Mosna riguardo al coinvolgimento di Rete Imprese Italia in una possibile riorganizzazione di Trentino Sviluppo e Agenzia per il Lavoro

Il recente "allineamento" tra Diego Mosna, candidato per PT e civiche, ed il presidente degli artigiani Roberto De Laurentis, dopo la "rinuncia" da parte di quest'ultimo alla candidatura, ha portato i due ad elaborare alcune idee per il futuro.

Una di queste sembra essere,secondo quanto dichiaratodallo stesso Mosna al quotidiano L'Adige, una riforma dell'Agenzia provinciale per il Lavoro e di Trentino Sviluppo con un coinvolgimento di Rete Imprese Italia, l'associazione di De Laurentis, nell'elaborazione degli interventi da operare in queste due realtà istituzionali. "Ci sembra normale che De Laurentis ed i vertici del progetto Rete Imprese possano essere artefici del cambiamento di questi due istituti-chiave" si legge nell'intervista. 

Parole che hanno scatenato la reazione del mondo sindacale, per il quale da sempre soprattutto una delle due realtà, Agenzia per il Lavoro, rappresenta l'interlocutore istituzionale di riferimento. Un comunicato a firma dei tre segretari confederali, Burli, Pomini e Alotti mette in guardia dalle possibili "intrusioni" all'interno delle due realtà strategiche: 

"Riteniamo del tutto improprio che agenzie come Trentino Sviluppo e Agenzia del Lavoro diventino oggetto di manovre per la composizione di coalizioni politiche in vista delle prossime elezioni provinciali. Queste dovrebbero reggersi solo su visioni comuni e su progetti di governo condivisi da sottoporre al vaglio democratico del voto popolare. 
Non possiamo quindi assistere silenti a questa sorta di mercanteggiamento, citiamo testualmente, “su posizioni chiave” all'interno di Trentino Sviluppo e Agenzia del Lavoro la cui governance vede già oggi la presenza attiva di tutte le categoria economiche e sociali, nel rispetto di un principio di equilibrio tra le rappresentanze sociali. 
Confidiamo quindi che queste divagazioni agostane finiscano prima possibile e che si ritorni al più presto a discutere di priorità di governo. Compito di chi si candida a guidare il Trentino, infatti, non è garantire potere e visibilità a qualche categoria piuttosto che ad altre, ma, semmai, ascoltarne le istanze e ricomporle dentro il quadro più ampio dell'interesse generale del Trentino. 
Su questo fronte come Cgil Cisl Uil del Trentino siamo pronti a fare la nostra parte offrendo, come in passato, un contributo di proposte nell'intento di arricchire il dibattito tra tutte le forze politiche impegnate nelle elezioni del 27 ottobre prossimo". 

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