Prove di unità nel centrosinistra autonomista

I segretari dei partiti della coalizione di governo confermano la loro adesione al progetto di centrosinistra-autonomista, aggettivo d'obbligo  in provincia di Trento. La variantelocale, con l'aggiunta di Patt e Upt, sembra immune dall'aria di disgregazione che tira a livello nazionale. le elezioni si avvicinano  anche in Trentino ed i segretari vogliono dare alla popolazione un'idea di unità: “La nostra coalizione – hanno affermato i rappresentanti di tutti i partiti – rappresenta l’unica proposta politica coerente e rappresentativa in grado di dare alle nostre Istituzioni stabilità politica, condivisione valoriale e programmatica, capacità di raffrontarsi, unitariamente alla Provincia Autonoma di Bolzano, con le istituzioni nazionali ed europee".

Non sono però mancate, nell'ultimo periodo, emorragie interne al Pd con le dimissioni della coordinatrice di Trento Elisabetta Bozzarelli e del segretario roveretano Roberto Pallanch, e lotte intestine nel Patt che hanno portato alle dimissioni del deputato Mauro Ottobre e, per altre ragioni, all'espulsione di Walter Kaswalder (oltre, naturalmente, allo scandalo dell'accordo pre-elettorale tra Lorenzo Baratter e gli Schützen). Il terzo partito della coalizione, l'Upt, è uscito ammaccato dalla scissione con il Cantire Civico di Lorenzo Dellai, ed ha poi tentato di corteggiare l'assessore Carlo Daldoss che però si è detto pronto a correre da solo. 

Di fronte ad una situazione del genere i tre partiti cercano di recuperare i pezzi, ed assicurano che "nei prossimi mesi sarà promosso un momento di confronto unitario aperto a tutta la popolazione e saranno assunte comuni iniziative di formazione politica.
La coalizione ha inoltre deciso di seguire unitariamente l’evolversi della situazione politica nazionale e contemporaneamente di rilanciare il valore e gli obiettivi del Centrosinistra Autonomista a livello provinciale".