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Carcere di Trento, allarme della deputata Rossini: "Carenza di personale incide sul funzionamento della struttura"

La parlamentare trentina ha rinnovato in aula l'appello alla ministra della Giustizia Cartabia

C'è carenza di personale al carcere di Trento. A sottolinearlo mercoledì in parlamento la deputata trentina Emanuela Rossini, eletta nel 2018 tra le fila del Patt (Partito autonomista trentino tirolese), e poi confluita nel gruppo misto.

"La situazione di un penitenziario medio piccolo come quello di Trento - ha sottolineato la deputata pinzolese - è evidenziata da una carenza di personale di 63 unità di polizia penitenziaria, di 2 funzionari contabili, di 3 funzionari giuridico pedagogici e, soprattutto, con una direttrice di Istituto che si divide su Trento e Bolzano, con sostituzioni da fare ad agosto anche per coprire Belluno". Ne deriva un impatto negativo sul funzionamento e la qualità della vita sia dei detenuti che del personale del carcere.

Da qui l'appello alla ministra della Giustizia Marta Cartabia: "La ministra Cartabia - ha affermato soddisfatta la Rossini - ha recepito con attenzione l' appello".

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