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Respinta la mozione dei Freiheitlichen per l'abolizione della Regione

Non passa la richiesta dei Freiheitlichen di promuovere in Parlamento l'abolizione della Regione Trentino Alto-Adige ed il passaggio di tutte le competenze alle due province. Una proposta che ha fatto discutere circa i rapporti, storici ed attuali, tra Trento e Bolzano. Critico anche Fugatti, Rossi: "Non cancelliamo secoli di storia"

E' stata respinta, ai voti, la richiesta dei sei consiglieri regionali dei Freiheitlichen di chiedere al Parlamento l'abolizione della Regione Trentino Alto-Adige. In aula si è discusso dei rapporti tra le province di Trento e Bolzano e del ruolo dell'ente Regione. Un ruolo svuotato di ogni funzione secondo i promotori della separazione, tra cui il consigliere Sven Knoll: "il Consiglio regionale è così importante che alcuni consiglieri non si leggono nemmeno l’ordine del Giorno, mi chiedo quale sia l’importanza di questo Consiglio regionale”. “Io credo che dovremmo riflettere se la collaborazione tra Trentino e Alto Adige non sia ostacolata proprio da questo. Dovremmo trasferire tutte le competenze e se le Province potessero discutere gli argomenti di interesse comune al di fuori di quest’aula, allora sarebbe una attività più utile per tutto il Tirolo” ha commentato.

Dello stesso avviso il segretario della Lega Nord, Maurizio Fugatti che insieme ai Freiheitlichen è stata protagonista dell'azione provocatoria a Borghetto la scorsa settimana: "La responsabilità politica dello svuotamento della Regione appartiene proprio a quei partiti che hanno fatto accordi con l’SVP in questa direzione” ha detto "ascoltare gli interventi dei loro rappresentanti è come sentire il boia che parla in modo compassionevole della vittima". Diplomatico il presidente della Provincia Ugo Rossi, secondo cui la Regione "va rivista in una logica di amministrazione, ma la sfida più importante è quella di saper camminare insieme in due direzioni: nei confronti dello Stato italiano, all’interno di un unico Statuto. In questa fase storica, la Giunta regionale intende avviare un processo di semplificazione amministrativa, per evitare doppioni con le due province e far funzionare meglio l'Ente, ma non sacrifichiamo sull’altare del risparmio dei costi secoli di storia".

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