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Diritto allo studio: la finanziaria distingue tra trentini e non?

Tagli anche per le borse di studio nel magro bilancio provinciale, l'UDU, Unione degli Universitari, chiede un incontro urgente con il presidente della Provincia, che è anche assessore all'istruzione, per fare chiarezza su un passaggio della legge finanziaria che prevede di distinguere le politiche di diritto allo studio rivolte ai trentini da quelle a favore degli studenti a fuori provincia.

"Tra le linee guida che la Giunta provinciale si propone di seguire per la “razionalizzazione degli interventi” in materia, vi è anche quella di differenziare le politiche in favore degli studenti residenti rispetto a quelli provenienti da altre regioni, tenuto conto del rilevante apporto di risorse al settore a carico del bilancio provinciale - si legge in una nota della lista studentesca - Ci preme sottolineare ancora una volta che ciò che viene erogato agli studenti provenienti da fuori provincia, viene interamente speso sul territorio, in aggiunta a ciò che lo studente fuorisede deve obbligatoriamente elargire (canoni di locazione, utenze e sostentamento) per poter vivere in Trentino. Ci auguriamo vivamente che differenziare non significhi discriminare i non trentini sulla base della loro provenienza geografica".

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