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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Fondo per gli infortuni sul lavoro, naufraga il ddl di Marini

Il consigliere del M5S lamenta la bocciatura: “Hanno detto che avrebbe aumentato la burocrazia, ma la verità è che non si vuole agire”

Con 17 voti contrari, 12 favorevoli e un astenuto, naufraga in consiglio provinciale il ddl 119 proposto dal consigliere pentastellato Alex Marini che puntava all’istituzione di un fondo per la prevenzione degli incidenti sul lavoro e nelle attività di volontariato.

Secondo i dati Eurostat, il Trentino ha qualcosa come 3186 incidenti denunciati ogni 100mila lavoratori. A dire il vero, un fondo per i familiari delle vittime esiste, ed è stato istituito nel 2011. Fondo che la proposta di Marini puntava a modificare: lo stesso sarebbe stato finanziato utilizzando il denaro raccolto dalle sanzioni per violazioni delle norme sulla sicurezza, assicurando trasparenza e certezza sul loro impiego a favore dei lavoratori e delle imprese nel contrasto a infortuni e incidenti in ambito lavorativo.

Le critiche, prima della votazione e della conseguente bocciatura del ddl, non sono mancate: da Lorenzo Ossana (Patt), che ha affermato come nel ddl rimanga scoperto il tema centrale della gestione delle entrate delle sanzioni e di come queste risorse vengano ridistribuite per la prevenzione, fino all’assessore Achille Spinelli che ha definito la proposta “disordinata”.

Amaro il commento di Marini: “Il nostro ddl recepiva una serie di input provenienti dal mondo sindacale, delle imprese e della medicina. Ci è stato detto che il disegno di legge avrebbe aumentato l’onere burocratico sulle imprese, ma la nostra proposta non andava a istituire una nuova legge, ne modificava solo una già esistente. La verità è che non si vuole agire”.

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