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A22, rinnovo concessione. La minoranza chiede una seduta straordinaria

Il cda di Autobrennero ha approvato la proposta di partenariato pubblico-privato per i prossimi 50 anni. Ma la legge regionale prevede una società totalmente pubblica

La minoranza del Consiglio provinciale di Trento, guidata dalla capogruppo del Pd Sara Ferrari, chiede al presidente della Provincia Maurizio Fugatti di convocare una seduta straordinaria per affrontare il rinnovo della concessione sull'A22 ad Autobrennero spa. 

Ad aprile, infatti, il consiglio di amministrazione della società ha prima approvato all'unanimità la proposta di partenariato pubblico-privato per i prossimi 50 anni (e un impegno finanziario pari a 7, 2 miliardi di euro a fronte dei 4,14 miliardi del 2018) e poi sottoposto la decisione ai soci (Provincia di Trento compresa) che hanno dato il loro okay. Eppure la legislazione regionale in materia prevede solo la costituzione “di una società di capitali a totale partecipazione pubblica”.

La richiesta, oltre che da Ferrari, è stata sottoscritta da i consiglieri dem Giorgio Tonini, Luca Zeni e Alessio Manica, da Filippo Degasperi (Onda civica), dall'esponente di Futura Paolo Zanella, da Lucia Coppola (Verdi), Alex Marini (M5s) e Ugo Rossi (Azione). In particolare, la minoranza chiede a Fugatti di rispondere davanti al Consiglio provinciale a quattro domande: 

  1. perché si è scelto un partenariato pubblico-privato anziché la società interamente pubblica;
  2. cosa comporterebbe, in termini di diluizione dell’attuale controllo della società da parte delle istituzioni regionali, l’eventuale ingresso di nuovi partner privati;
  3. quali sono i contenuti fondamentali del piano societario con riferimento alla sostenibilità finanziaria, alle previsioni di traffico e alle dimensioni dello spostamento del traffico dall'autostrada alla ferrovia (nel piano di sostenibilità economica si prevede un aumento del 20 per cento del traffico sull'arteria autostradale: da quattro a cinque milioni di veicoli annui);
  4. quali sono le ragioni della mancata applicazione della legge Madia in relazione ai compensi individuali degli amministratori, dei dirigenti e dei dipendenti della società.​

Non solo A22, la minoranza chiede conto del Not

Come annunciato nei giorni scorsi e dopo l'inchiesta aperta dalla procura di Trento, la minoranza - 10 esponenti più il consigliere di Futura Paolo Zanella, promotore dell'iniziativa - ha chiesto inoltre una comunicazione in aula del presidente Maurizio Fugatti “in merito alla travagliata vicenda della realizzazione del Nuovo ospedale del Trentino, e in particolare sulle ragioni della bocciatura in Conferenza dei servizi del progetto indicato come vincitore e su come la Giunta intenda arrivare a una soluzione alla luce di detta bocciatura e degli ulteriori sviluppi”. 

Sarà ora la prossima conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder a decidere l'inserimento della comunicazione sul Not nella prima sessione utile dei lavori consiliari in aula e a prevedere un'eventuale seduta straordinaria nel caso dell'informativa sull'A22.​​ A ciascuna delle due comunicazioni seguirà una discussione e la possibile presentazione di proposte di risoluzione dei consiglieri da sottoporre al voto dell'aula.

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