Sociologia ricorda Mauro Rostagno, la lista Atreju non ci sta: "Fu il 'Che' di Trento"
La lista universitaria di destra contro l'intitolazione di un'aula al giornalista ucciso dalla mafia, che si laureò in via Verdi e fu uno dei protagonisti del '68 trentino. Alla Facoltà è previsto anche un pomeriggio di studi per approfondirne la figura
Scontro, tutto "politico", sulla memoria di Mauro Rostagno alla facoltà di Sociologia di Trento. Da anni l'aula, prima occupata da alcuni studenti poi "concessa" dal preside ed autogestita (la usano gli studenti, ma le chiavi le ha il Dipartimento), è informalmente intitolata al giornalista ucciso dalla mafia il 26 settembre del 1988. Ora sembra che la Facoltà voglia intitolare un'altra aula, un'aula di lezione, a Rostagno, con una targa ufficiale ed un convegno per ricordarne la figura. Ipotesi che ha sollevato la reazione dei rappresentanti di Atreju, lista universitaria di destra, che contesta l'ufficializazione dell'aula "occupata" e l'organizzazione del convegno.
"Migliaia di euro per ricordare colui che nel '68 si faceva chiamare il Che di Trento" scrive in una nota il rappresentante degli studenti di Atreju Luca Erbifori, cifra tutta da confermare. "Ho proposto di dare quei soldi alle associazioni che la mafia la combattono veramente, ma non sono stato ascoltato - prosegue nella nota - celebrare Rostagno significherebbe istituzionalizzare l'operato illegale di coloro che occupano un'aula del nostro Dipartimento". In programma, per il 24 novembre, c'è un pomeriggio di studi con il professore di storia contemporanea dell'Università di Trento Vincenzo Calì e l'ex senatore socialista, al fianco di Rostagno in Lotta Continua, Marco Boato.
Immediata la rispostta dell'UDU, la lista di sinistra. "Facciamo un po' di chiarezza: l'aula da dedicare a Rostagno non è l'aula autogestita del seminterrato, quanto ai costi per il Dipartimento pare che il mercato delle targhe sia parecchio inflazionato" ironizzano i rapppresentanti della lista in una lettera inviata ai quotidiani. "Fa piacere vedere che finalmente la lista Atreju, che si era presentata agli studenti come “indipendente e trasversale”, abbia voluto ammettere la propria appartenenza politica. Vedere il dibattito su una figura complessa come quella di Mauro Rostagno, fondamentale per la storia di questo Ateneo e della lotta alla mafia, viene svilito in questa maniera ci riempie di tristezza. Ci auguriamo che il Consiglio di Dipartimento voglia non solo dedicare un’aula a Rostagno ma al suo nome leghi un dibattito, una riflessione critica sul mondo accademico e sulla società. Ci auguriamo che il Consiglio di Dipartimento voglia non solo dedicare un’aula a Rostagno ma al suo nome leghi un dibattito, una riflessione critica sul mondo accademico e sulla società"