Crisi, dalla Provincia 30 milioni di euro per famiglie e imprese
L'obiettivo è sostenere il tessuto economico locale per attenuare la pressione fiscale sulle imprese riducendo l'Irap ad alberghi e comparto turistico e dall'altra sostenere il potere d'acquisto delle famiglie di ceto medio basso
Il governo provinciale intende mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese circa 30 milioni di euro. L'obiettivo: da una parte sostenere il tessuto economico locale per attenuare la pressione fiscale sulle imprese che sta raggiungendo valori assolutamente straordinari e di difficile sostenibilità per il sistema economico e dall'altra sostenere il potere d'acquisto delle famiglie di ceto medio basso, in un momento nel quale la contrazione dei consumi è sotto gli occhi di tutti.
La strada scelta è quella di un disegno di legge specifico, dunque, che delinea da una parte un intervento a sostegno delle imprese (si agirà con una ulteriore riduzione dell'aliquota Irap), che si aggiunge a quelli già varati e che dall'altra mette in cantiere un intervento una tantum a favore delle famiglie, alle quali andrà una cifra che oscillerà tra i 350 ed i mille euro a seconda del numero dei componenti e delle condizioni economiche.
Il disegno di legge - sottoposto oggi alle forze sociali ed economiche - riveste carattere di massima urgenza. L'auspicio del presidente Dellai e del governo provinciale è quello di una "rapida, rapidissima approvazione" e dunque verrà trasmesso già oggi al Consiglio provinciale. Si conta possa essere approvato entro metà maggio.
Per quanto riguarda i provvedimenti a favore delle imprese si agirà appunto sulla riduzione dell'Irap, che sarà dello 0,5 per cento per il settore alberghiero e per il commercio e dello 0,2 per cento per gli altri comparti economici. L'impegno della Provincia autonoma di Trento sarà di circa 15 milioni di euro.
L'altro intervento previsto dal disegno di legge punta invece alle famiglie e in particolare al sostegno del potere d'acquisto e alla difesa delle condizioni di vita. Si prevede un trasferimento finanziario come concorso al mantenimento di una certa capacità di consumo a fronte dell'aumento della pressione fiscale e del costo della vita.
In particolare è prevista la concessione una tantum di un sostegno economico alle famiglie con una condizione economica inferiore ad una soglia ICEF che verrà determinata in sede di adozione delle disposizioni attuative. L’entità del sostegno economico potrà variare sia in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare, che dell’impatto dei fattori che hanno determinato la riduzione del potere di acquisto.