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Pastora minacciata, condanne da PATT e PD ma anche dalla Civica: "Trentini tolleranti e umani"

La condanna del gesto violento e razzista denunciato dalla pastora etiope in Val dei Mocheni riunisce PATT e PD, ma la solidarietà arriva anche dalla Civica Trentina di centrodestra

La vicenda di Agitu,  la pastora della Val dei Mocheni oggetto di ripetute agggressioni ed insulti razzisti, ha riunito PATT e PD nella ferma condanna del gesto. Dopo la condanna ufficiale da parte del Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, sono arrivati anche i messaggi di solidarietà dei due partiti del (ex?) centrosinistra autonomista. 

"Questi episodi di violenza non possono attecchire in una terra democratica e accogliente come il Trentino, che sa bene quali siano le fatiche del lavoro in montagna e le sofferenze di chi emigra per trovare nuove opportunità di lavoro - scrive il PD - Per questo ci adopereremo in ogni modo affinché Agitu e i suoi collaboratori si sentano pienamente cittadini della nostra provincia, protetti e tutelati".

Il PATT, dopo aver espresso piena solidarietà ad Agitu e condanna per l'atto razzista e xenofobo epsrime "vicinanza anche alla Comunità Mochena, espressione orgogliosa di una minoranza linguistica aperta e tollerante, che non merita di essere associata a questo tipo di azioni - si legge nella nota - Questi atti vigliacchi nascono anche per colpa del clima politico e sociale che si sta sviluppando in Italia e che viene cavalcato dal più becero populismo".

Un po' a sorpresa arrriva anche la solidarietà di della Civica Trentina, soggetto politico alleato dellla Lega Nord all'interno della coalizione di centrodestra che sosterrà Maurizio Fugatti come candidato presidente alle elezioni provinciali di ottobre. Se non sorprende la presa di posizione contro un atto di per sè odioso, sorprende quantomeno per il fatto che, essendoci la matrice razzista, la Lega non si è affatto espressa sulla vicenda. Se vittima ed agggressore avessero avuto il colore della pelle invertito è lecito pensare che la reazione della Lega trentina sarebbe stata immediata.

"Intendiamo sottolineare come la Valle dei Mocheni ma anche il Trentino tutto si sono sempre dimostrati terra di grande solidarietà e apertura alle persone perbene che vogliano fare impresa e lavorare - si leggge nel comunicato - Ragion per cui a nessuno e per nessuna ragione dev’essere consentito di inquinare, tanto meno a colpi di aggressioni e minacce, questa immagine di tolleranza e umanità che i trentini di ieri così come quelli di oggi hanno contribuito con credibilità a rendere tale".

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