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Addio a Maria Romana De Gasperi, figlia primogenita di Alcide

Il presidente Fugatti: "Grazie al suo impegno si è potuta divulgare una pagina fondamentale della storia del Trentino, ma anche dell’Italia e dell’Europa"

Se n'è andata nella notte di mercoledì 30 marzo all'età di 99 anni (compiuti lo scorso 19 marzo) Maria Romana De Gasperi, la figlia maggiore di Alcide Degasperi. Nata a Trento nel 1923, ha trascorso la sua vita a Roma.

Da sempre impegnata nella memoria del padre (nato a Pieve Tesino e morto a Borgo Valsugana), fondatore dellla Democrazia cristiana e presidente del Consiglio in otto successivi governi di coalizione dal dicembre 1945 all'agosto 1953, nel 1982 aveva istituito la fondazione De Gasperi di cui era presidente onoraria. Fu partigiana e aiutò il padre nel tenere i contatti con gli antifascisti.

A Trento aveva donato documenti e oggetti appartenuti al padre, tra cui l’edizione originale della Carta costituzionale con le firme dello stesso De Gaperi, di Enrico De Nicola, allora presidente della Repubblica, e di Umberto Terracini, presidente dell’assemblea costituente. Con l'aiuto della fondazione Museo storico il lascito di ricordi (oggetti personali, fotografie, appunti) è oggi a palazzo Thun nello Spazio De Gasperi. 

“Ha sempre mantenuto un rapporto intenso con il Trentino - ricorda oggi il presidente della Pat Maurizio Fugatti a nome della Giunta provinciale -. Dobbiamo esserle grati per la sua attività di conservazione e valorizzazione della documentazione relativa al grande statista trentino. Grazie al suo impegno e alla sua competenza si è potuta scrivere e divulgare una pagina fondamentale della storia del Trentino, e della sua speciale autonomia, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Quelli di cui è stata testimone Maria Romana De Gasperi, seguendo l’attività del padre, sono stati anni difficili ma fondamentali per costruire, dopo la tragedia delle guerre mondiali, le basi per una convivenza pacifica”.

“Una testimone privilegiata del secolo che è appena trascorso e insieme la custode attiva, propositiva, delle idee del più grande politico dell’Italia repubblicana”. Così la ricorda oggi il sindaco di Trento Franco Ianeselli. "Grazie a lei - afferma il primo cittadino - abbiamo potuto conoscere meglio l’attività di un uomo capace, come pochi, di grandi visioni politiche: la ricostruzione del dopoguerra, la Repubblica, l’Europa unita. Ora tocca a Trento custodire e diffondere soprattutto tra i più giovani le idee degasperiane, il suo spirito europeista, l’antifascismo, l’amore per la liberà e per la democrazia”.

Nel 2021 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l'aveva nominata Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

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