rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Dante

Fusioni: i referendum si terranno domenica 7 giugno in 55 comuni

La Giunta regionale ha deciso oggi la data dei referendum che si terranno nei 55 comuni trentini che, a seconda della volontà popolare espressa alle urne, potrebbero diventare 19. Nulla però è scontato, come dimostra quanto accaduto la scorsa volta in Val di Non

Si terranno domenica 7 giugno i referendum consultivi che coinvolgeranno gli elettori di 55 comuni trentini, chiamati ad esprimere il proprio parere sull’unificazione dei loro municipi. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale, che ha indetto 19 distinti referendum, come previsto dalla normativa regionale, in seguito ad altrettanti processi di fusione avviati dalle amministrazioni comunali interessate. Da ricordare che nei 55 comuni interessati non si terranno le elezioni amministrative del prossimo 10 maggio, che coinvolgeranno altri 142 comuni in tutto il Trentino. 

I referendum indetti riguardano i seguenti processi di fusione:

1. Albiano Lona Lases, mediante la fusione dei comuni di Albiano e Lona Lases;
2. Altavalle, mediante la fusione dei comuni di Faver, Valda, Grumes e Grauno;
3. Altopiano della Vigolana, mediante la fusione dei comuni di Bosentino, Vattaro, Vigolo Vattaro e Centa San Nicolò;
4. Amblar-Don, mediante la fusione dei comuni di Amblar e Don;
5. Borgo Chiese, mediante la fusione dei comuni di Brione, Cimego e Condino;
6. Borgo Lares, mediante la fusione dei comuni di Bolbeno e Zuclo;
7. Castel Ivano, mediante la fusione dei comuni di Strigno, Spera e Villa Agnedo;
8. Cembra Lisignago, mediante la fusione dei comuni di Cembra e Lisignago;
9. Civezzano Fornace, mediante la fusione dei comuni di Civezzano e Fornace;
10. Madruzzo, mediante la fusione dei comuni di Calavino e Lasino;
11. Porte di Rendena, mediante la fusione dei comuni di Villa Rendena, Vigo Rendena e Darè;
12. Primiero San Martino di Castrozza, mediante la fusione dei comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror;
13. Tesino, mediante la fusione dei comuni di Pieve Tesino, Castel Tesino e Cinte Tesino;
14. Rendena Terme, mediante la fusione dei comuni di Caderzone Terme, Bocenago e Strembo;
15. Tre Ville, mediante la fusione dei comuni di Ragoli, Preore e Montagne;
16. Vallelaghi, mediante la fusione dei comuni di Terlago, Vezzano e Padergnone;
17. Ville d’Anaunia, mediante la fusione dei comuni di Tuenno, Nanno e Tassullo;
18. Sella Giudicarie, mediante la fusione dei comuni di Breguzzo, Bondo, Lardaro e Roncone;
19. Contà, mediante la fusione dei comuni di Cunevo, Flavon e Terres.

I seggi resteranno aperti dalle ore 8 alle ore 21. L'esito, come dimostra quanto accaduto la scorsa volta, è tutt'altro che scontato. Affinché il referendum sia valido occorre che in ogni comune partecipi almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza di quelli validamente espressi. Gli elettori residenti all’estero, pur avendo diritto al voto, non saranno computati per la determinazione del numero dei votanti necessario per la validità del referendum.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fusioni: i referendum si terranno domenica 7 giugno in 55 comuni

TrentoToday è in caricamento