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Missione sviluppo per il Val d'Orcia di Rigo

Dopo aver dettato legge sulla scena N5, nella passata stagione, il pilota di Borgo Valsugana sarà al via della prima del tricolore terra senza pressioni di campionato.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Seppure l'obiettivo dichiarato sia quello di affrontare una nuova annata mettendo al primo posto la crescita tecnica della sua Citroen DS3 N5 è naturale che, al via del prossimo Rally della Val d'Orcia, gli occhi del mondo N5 saranno puntati sull'attuale campione in carica, quel Riccardo Rigo che tutti cercheranno di detronizzare. I prossimi 18 e 19 di Marzo scatterà il semaforo verde su una classica del rallysmo tricolore per i fondi a scarsa aderenza, primo atto del Campionato Italiano Rally Terra e del Trofeo N5 Terra, ed in quel di Radicofani il pilota di Borgo Valsugana darà il via ad un 2023 con obiettivi chiari.

"Siamo finalmente pronti a partire per una nuova stagione - racconta Rigo - ma, a differenza dello scorso anno, abbiamo deciso di non partire con l'intento di conquistare un titolo o l'altro. Voglio vivere il mio 2023 con l'unico obiettivo di divertirmi, senza avere nessun condizionamento per quanto riguarda un calendario da rispettare. È naturale che se, nel corso della stagione, ci troveremo a battagliare per le posizioni di vertice non ci tireremo di certo indietro ma non partiremo dal Val d'Orcia per puntare al CIRT oppure al Trofeo N5 Terra".

Una scelta ponderata, frutto dell'importante sviluppo affrontato con lo staff di Power Brothers e con un campione d'eccezione, Renato Travaglia, che sta supervisionando il percorso. "Abbiamo effettuato un significativo intervento sulle sospensioni - sottolinea Rigo- e siamo curiosi di vedere come è cambiata la vettura. Approfitto per ringraziare i fratelli Colonna, alias Power Brothers, per l'enorme mole di lavoro che hanno svolto, ben indirizzati anche dal mio caro amico Renato Travaglia. Un altro fattore, da non prendere alla leggera, è il cambio di pneumatici. Fino allo scorso anno abbiamo corso con Michelin mentre ora passeremo a Pirelli".

Squadra che vince non si cambia e, oltre alla riconferma dei fratelli Colonna, al fianco di Rigo ritroveremo Daiana Darderi mentre la Scuderia Malatesta supervisionerà il nuovo programma. Due le giornate di gara previste per l'evento toscano, in provincia di Siena, ad iniziare dalla tradizionale cerimonia di partenza che vedrà sfilare i concorrenti tra le vie di Radicofani. Archiviato l'aperitivo del Sabato la sfida vera e propria si aprirà alla Domenica seguente. Sette le prove speciali da affrontare, partendo dal doppio passaggio su “Radicofani” (12,86 km), “San Casciano dei Bagni - Fighine” (13,41 km) e “Castiglioncello del Trinoro - Sarteano” (6,10 km), chiudendo la partita su una versione ridotta di “Radicofani” (9,77 km).

"Abbiamo corso diverse volte al Val d'Orcia - conclude Rigo - e ci siamo tolti delle belle soddisfazioni nel passato. Due speciali sono le classiche, le conosciamo molto bene, mentre una è inedita. Personalmente mi piace molto questa tipologia di percorso perché, a tratti, è molto veloce. Ringrazio tutti i partners coinvolti e cercheremo di ripagarli a suon di risultati".

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