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Le previsioni per la terza settimana di luglio

La morsa del caldo ci tiene stretti tutti. La massa d'aria rovente di matrice sub sahariana sta risalendo gradualmente dal comparto iberico verso il Golfo di Biscaglia e la Francia a causa di una depressione al largo del Portogallo che sta spingendo aria fresca nord atlantica sin verso le isole Canarie. Un effetto "bilancia" che porterà caldo intenso e anomalo all'inizio della terza settimana di luglio fin sull'Inghilterra e a seguire persino sulla Scandinavia..

Le previsioni per tutta la settimana

Secondo le previsioni degli esperti di 3bmeteo.com, almeno fino a martedì-mercoledì l'Italia resterà ai margini di questa influenza perché affiancata da una saccatura sull'Europa orientale che manterrà lontane da noi le isoterme più elevate ma questo non significa che non farà caldo, le temperature saranno comunque molto elevate soprattutto nelle grandi città con minime superiori anche ai 24/25°C. Da giovedì poi è attesa una seconda ondata di aria molto calda in risalita dal Marocco e dall'Algeria che si muoverà a differenza di quella attuale, più lungo i paralleli attraversando tutto il Mediterraneo e raggiungendo pienamente anche l'Italia.

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Invece la seconda parte della settimana sarà caratterizzata da caldo in intensificazione pressoché ovunque con temperature massime che potrebbero raggiungere o talora superare anche la soglia dei 40°C sia al Nord che al Centro e localmente anche al Sud. Al Nord bollino rosso per Milano, Pavia, Cremona, Mantova, Piacenza, Parma, Bologna, Ferrara, Padova, Verona. Al centro bollino rosso per Firenze, Perugia, Terni, Roma, Viterbo, Ancona, Pescara. Al Sud bollino rosso per Napoli, Trapani, Palermo, Messina, Cosenza, Foggia, Legge. Da giovedì, non prima, ribadiscono gli esperti. Fino a mercoledì molto caldo ma senza valori estremi.

Nella fase clou un ruolo determinante ce l'avranno i valori di umidità dell'aria che potranno fare la differenza tra caldo torrido e caldo afoso. Caldo torrido quindi con aria secca è atteso sulla Val Padana centro orientale, le zone interne del Centro e del Sud peninsulare, sul medio Adriatico e il Golfo di Taranto. Caldo molto afoso è atteso su tutta l'area tirrenica dalla Liguria alla Sicilia, sullo Ionio meridionale e l'alto Adriatico. Quanto durerà? La fase acuta probabilmente farà registrare i suoi massimi tra il 25 e il 26, abbraccerà dunque anche tutto il weekend e l'inizio della nuova settimana poi una saccatura atlantica proverà a fronteggiare lo scudo anticiclonico ma ne riparleremo. Le uniche zone che potranno risentire di qualche forte temporale già dal weekend saranno quelle alpine e prealpine ma con dettagli ancora tutti da valutare.

Tozzi: "Nuova era del fuoco"

"Stiamo osservando il fenomeno dalla prospettiva sbagliata: ci sembrano eventi eccezionali perché guardiamo al nostro passato, alle estati temperate, ma non è più così. Stiamo vedendo, in realtà, i primi eventi ordinari della nuova era che verrà, l'era del fuoco, della sabbia e del caldo. Il cambiamento climatico induce ondate di calore, la siccità è accresciuta dal nostro eccessivo prelievo delle acque. I boschi e le foreste diventano più secchi, il fuoco si propaga più facilmente, più a lungo e su distanze maggiori". A dirlo è il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, intervistato da La Repubblica a proposito della grande ondata di caldo che attraversa l'Europa.

"Il caldo sarà la regola non solo del Mediterraneo, che comunque resta particolarmente colpito, ma di tutti - ha aggiunto lo scienziato -. Nell'Europa centrale, in Siberia, in Amazzonia, in Australia. Abbiamo di fronte davvero l'era del fuoco". "Si continua a negare il ruolo dell'uomo nei cambiamenti climatici - ha concluso Mario Tozzi - si ritarda il momento in cui saranno messi in condizione di non nuocere i veri colpevoli di questa storia: i petrocarbonieri. Sapevano da decenni che i combustibili fossili avrebbero provocato il cambiamento climatico e ancora oggi non hanno ridotto i loro investimenti per il futuro. Lo scenario dell'aumento della temperatura di un grado e mezzo è già superato: più 2,7 gradi. E i petrocarbonieri continuano a prendere miliardi di dollari di sovvenzioni pubbliche nel mondo".

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