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Cosa fare in caso di temporali e fulmini

Mini-guide redatte dalla Protezione civile per affrontare al meglio un evento meteo-idrogeologico o idrico nelle diverse situazioni

Diversi i vademecum che la Protezione civile ha preparato e pubblicato sul suo sito in caso di eventi meteo-idrogeologici e idraulici. Sono mini-guide su come comportarsi caso per caso. Per quanto riguarda i temporali con fulmini, viene innanzitutto sottolineato che bisogna tener conto della rapidità con la quale le nubi temporalesche si sviluppano e si accrescono, conducendo il temporale a raggiungere il momento della sua massima intensità senza lasciare molto tempo a disposizione per guadagnare riparo.

Come primo consiglio la Pc invita sempre a verificare prima di iniziare un'attività come sarà la giornata, informandosi in anticipo anche attraverso i bollettini di previsione emessi dagli uffici meteorologici competenti, che segnalano anche se la situazione sarà più o meno favorevole allo sviluppo di temporali nella zona e nella giornata che ti interessa. Localizzazione e tempistica di questi fenomeni, nella maggior parte dei casi, sono impossibili da determinare nel dettaglio con un sufficiente anticipo: il quadro generale tracciato dai bollettini di previsione va sempre integrato con le osservazioni in tempo reale e a livello locale.

Quando arriva il temporale

Tenendo sempre monitorate le condizioni atmosferiche, ponendo particolare attenzione all’eventuale presenza di segnali che annunciano l'eventuale arrivo del fenomeno, occorre valutare cosa fare:

  • se sono presenti in cielo nubi cumuliformi molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata in valle è calda e afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare o del lago);
  • non esitare a rivedere i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà - a posteriori - rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi. Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente. Ricorda che con questi fenomeni è sempre preferibile un eccesso di cautela che un difetto di prudenza.

Se si vedono i lampi, specie nelle ore crepuscolari e notturne, il temporale può essere ancora lontano, anche a decine di chilometri di distanza. In questo caso allontanati per tempo, precedendo l’eventuale avvicinarsi del temporale. Se però si sentono i tuoni, anche se sembrano lontani, il temporale è a pochi chilometri, se non più vicino. In questo caso c'è pericolo e quindi si consiglia di raggiungere immediatamente un luogo riparato.

Cosa fare in caso di fulmini associati ai temporali

Come sottolineato nel vademecum della Pc, i fulmini, quando associati ai temporali rappresentano uno dei pericoli più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi ampi ed esposti, come ad esempio un prato o un campo di calcio, soprattutto in presenza dell’acqua, come il mare, le spiagge, i moli, i pontili, le piscine all’esterno. In realtà, esiste un rischio residuo connesso ai fulmini anche al chiuso.

Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza precipitazioni. Inoltre, i fulmini possono colpire ad alcuni chilometri di distanza dal centro del temporale. Quindi, anche se alzando la testa non si vedono nuvole, ma c'è un temporale nelle vicinanze, il rischio è quello di essere bersaglio delle scariche elettriche. "Se una persona viene colpita da un fulmine, ricorda la PC, il suo corpo non resta elettricamente carico e quindi può essere soccorsa subito, senza alcun rischio".​

All'aperto, sottolinea ancora la Pc, nessun luogo è sicuro. La prima cosa che viene consigliata di fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l'ultimo tuono, prima di riprendere le attività all’aperto. In mancanza di un edificio, cerca riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata.

Per capire dove si abbatteranno con maggior frequenza le scariche elettriche bisogna considerare la forma degli oggetti, non il materiale di cui sono composti. I bersagli privilegiati sono quelli alti (alberi, pali, tralicci) o comunque sporgenti rispetto a un ambiente circostante più basso (anche una singola persona in un luogo ampio e piatto, come un prato o una spiaggia), e quelli di forma appuntita (ombrello, canna da pesca, ecc.).

Se si è costretti a restare all’aperto e non si ha la possibilità di raggiungere rapidamente un riparo sicuro, occorre allontanarsi dai punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi, e non cercarvi riparo, specie se sono isolati e più elevati rispetto alla vegetazione circostante. 

Il metallo non attira i fulmini, non è quindi pericoloso indossare o tenere in mano piccoli oggetti metallici (orologio, chiavi, collane, orecchini, ecc.). Il metallo è però un buon conduttore di elettricità: è quindi importante restare lontani da oggetti metallici particolarmente estesi (reti o recinzioni, ringhiere, gradinate o spalti, funi o scale, ecc.). Se una struttura come queste viene colpita da un fulmine, il metallo può condurre la corrente alla persona che vi si trova a contatto o nelle immediate vicinanze. Per lo stesso motivo, è opportuno stare lontani dall’acqua (allontanandosi dalla riva del mare o di un lago) se nelle vicinanze si sta scatenando un temporale. 

Come comportarsi nel caso in cui si venga sorpresi da un temporale

Se il temporale arriva quando si è in montagna, il consiglio è quello di scendere immediatamente di quota, evitando la permanenza su percorsi particolarmente elevati, esposti o di forma appuntita, come creste o vette, tenendosi alla larga dai percorsi attrezzati con funi e scale metalliche e interrompere immediatamente eventuali ascensioni in parete. Raggiungere rapidamente un percorso a quote inferiori, camminando, se possibile, lungo avvallamenti del terreno (conche, valloni, fossati ma fai attenzione a eventuali inondazioni in caso di forti piogge).

Ai gruppi è sconsigliato tenersi per mano, ma consigliato di camminare a una distanza di almeno 10 metri gli uni dagli altri. Cercare riparo all’interno di una costruzione o, se raggiungibile in tempi brevi, in automobile. Ricoveri meno sicuri, ma utili in mancanza di alternative migliori, sono grotte, bivacchi o fienili, a patto di mantenersi distanti dalla soglia e dalle pareti.

Una volta raggiunto un riparo, ma anche se è costretti a sostare all’aperto, i piedi vanno mantenuti uniti, rendendo minimo il punto di contatto con il suolo, così da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il proprio corpo. Per lo stesso motivo, bisogna evita di sedersi o sdraiarsi per terra. Sempre con i piedi uniti, si può assumere una posizione accovacciata, meglio se frapponendo tra sé stessi e il terreno un qualsiasi materiale isolante. Anche in questo caso, bisogna restare il più possibile distante da altre persone.

Al mare o al lago

Nel caso in cui ci si trovi al mare o al lago all'arrivo del temporale, la Pc spiega che bisogna evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito. Quindi, sarà necessario uscire immediatamente dall’acqua e allontanarsi dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto. Barche, canoe e piroghe, anche se coperte, non proteggono in alcun modo dai fulmini. Cercare, come sempre, rapidamente riparo. Liberarsi di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.

In campeggio

Durante il temporale, è bene ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping o, in mancanza di questi, all’interno dell’automobile. Non è invece indicato cercare riparo in roulotte o camper, a meno che non siano in lamiera metallica. Se invece si è in tenda ed è impossibile ripararsi altrove, occorre:

  • evitare di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda;  
  • evitare il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (è comunque bene disalimentare le apparecchiature elettriche);
  • isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.

In casa

Il rischio fulmini si riduce fortemente in casa, ma è consigliato seguire alcune semplici regole durante il temporale, tenendo presente che un edificio è un luogo sicuro, purché non si entri in contatto con nulla che possa condurre elettricità:

  • evitare di utilizzare le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso. Se hai bisogno di comunicare, puoi usare il telefono cellulare o il cordless. Tieni spenti gli apparecchi ad alimentazione elettrica (meglio ancora staccando la spina), in particolare televisore, computer ed elettrodomestici; 
  • non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, cavi, tubature ed impianto elettrico; 
  • evita il contatto con l’acqua (rimanda al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o fare la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore); 
  • non sostare sotto tettoie, balconi, capannoni, padiglioni, gazebo e verande che non sono luoghi sicuri. Riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.

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