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Saturn: mercato contadino, orto aperto e parchi per valorizzare la città

I rappresentanti di Göteborg a Trento per conoscere dal vivo i risultati del progetto

Valorizzare le risorse naturali in contrasto ai cambiamenti climatici e creare un dialogo tra pubblico e privato per costruire un’identità paesaggistica coinvolgendo tutti gli attori e le relative competenze necessarie ai processi decisionali. È lo scopo di Saturn, il progetto con capofila la Fondazione Edmund Mach  promosso dall’Unione Europea tramite la EIT Climate-KIC, iniziato nel 2018 che terminerà a fine dicembre e ha coinvolto tre realtà territoriali: il Trentino con la città di Trento, Göteborg e Birmingham. 

Ogni realtà partecipante si è data degli obiettivi e delle aree di lavoro. Trento in particolare si è mossa sulla promozione del recupero di aree abbandonate per integrarle nelle aree naturali, operando nello specifico sulla città tramite Nutrire Trento a sostegno dell'agricoltura sostenibile e l’interazione tra produttori-consumatori. Gli altri obiettivi estendono lo sguardo al territorio provinciale: nella Piana Rotaliana si vorrebbe ridurre l’uso intensivo del terreno e la frammentazione delle aree verdi e nel comune di Pergine si vorrebbero mappare e recuperare ad uso agricolo le aree abbandonate, così come ad Arco dove si punta al coinvolgimento dei giovani anche per la gestione dei flussi turistici.

La delegazione svedese al mercato contadino di via Filzi (Foto Sara Favargiotti)-2

Nella fase conclusiva del progetto, Saturn ha portato una delegazione della città di Göteborg a Trento, per toccare con mano i risultati ottenuti in questi tre anni di attività.

Mercoledì 13 ottobre la delegazione, accompagnata da esperti della Fondazione Edmund Mach, dell’Università di Trento e di Hub Innovazione Trentino. Per il Comune di Trento erano presenti il vicesindaco Roberto Stanchina e i rappresentanti dei servizi Gestione strade e parchi e Sviluppo economico.

La prima tappa è stata il mercato contadino di via Filzi, dove con il soggetto gestore, Coldiretti, è stato illustrato il progetto dei mercati legato alla valorizzazione della filiera corta. La seconda tappa è stata la realtà sociale dell’“orto aperto” di via Medici, dove i rappresentanti dell’associazione che lo gestisce sulla base di un patto di collaborazione per la cura dei beni comuni, hanno raccontato la loro esperienza.

Il percorso cittadino si è concluso al parco di Gocciadoro, dove è stata spiegata la storia del luogo e la sua importanza per la città. Ci si è inoltre soffermati sulla scelta degli alberi e degli arbusti presenti nello spazio verde e su come venga gestita la presenza di piante infestanti e non appartenenti al luogo, valorizzando l’impegno dell’Amministrazione Comunale all’interno del progetto Alpine Space Alptrees.

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