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Passi dolomitici: quest'anno niente limitazioni. Gli ambientalisti: "Si torna all'anno zero"

Dopo due anni di fragili sperimentazioni, già contestate perchè troppo poco incisive, quest'anno non ci saranno divieti

"Si torna all'anno zero": con queste parole Mountain Wilderness denuncia il fallimento della "breve e fragile" sperimentazione di chiusura dei passi dolomitici tra Trentino, Alto Adige e Veneto. Dopo due anni di chiusure, con regole non sempre chiare e misure ritenute comunque insufficienti da parte degli ambientalisti, l'estate 2019 vedrà il ritorno sui passi di auto e moto. 

In Trentino è cambiata la Giunta, e la sperimentaazione, molto criticata, del precedente assessore Gilmozzi è stata messa in un cassetto. Della proposta, lanciata a febbraio dal neo-assessore Failoni, non si sa più niente. L'ipotesi era di introdurre dei pedaggi, nell'ottica di limitare i passaggi dei veicoli a motore ma anche, ha detto qualcuno, di "batter cassa", intriducendo un precedente pericoloso: quello secondo il quale il denaro può consentire "eccezioni" al generale principio di rispetto dell'ambiente.

Un'ipotesi che, in ogni caso, è stata fin dagli inizi rimandata al 2020. Con buona pace dell'Alto Adige, certamente più "verde" del vicino Trentino, almeno in questo settore, a sua volta allineatosi al Veneto, che ha sempre protestato contro la chiusura dei passi. 

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