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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sostenibilità

Così la mobilità pubblica a Trento diventa green

La prima fase prevede l'attivazione di nove bus elettrici sulla tratta tra Trento, Lavis e Zambana

La città di Trento avrà nove bus elettrici sulla tratta fra Trento, Lavis e Zambana. Il bando di gara per la fornitura dei mezzi rientrava nei progetti finanziati nel capitolo transizione energetica del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Pnrr, quanti soldi arriveranno in Trentino e come verranno spesi

In particolare, il bando prevedeva due lotti: il primo di 7.514.669 euro per sei autobus da 12 metri e tre autobus da 18 metri con relativa infrastruttura di ricarica in deposito e al capolinea; il secondo di 4.717.406 euro (oneri di sicurezza esclusi) per sette bus elettrici da 12 metri con infrastruttura di ricarica al capolinea.

A essere stato assegnato per ora è il primo lotto: se l’è aggiudicato il raggruppamento di imprese tra Evobus Italia spa ed Enelx Italia srl che ha offerto un importo ribassato di 7.459.951,06 euro. I tempi del Pnrr prevedono la firma del contratto entro il 30 settembre e la fornitura entro 400 giorni naturali consecutivi dalla firma.

Il secondo lotto sarà oggetto di negoziazione con l’aggiudicataria, una volta confermati i fondi, a seguito di convenzione tra la società, il Comune di Trento e la Provincia.

L’elettrificazione della città di Trento

Nel complesso, il progetto di progressiva elettrificazione del servizio urbano di Trento prevede tre fasi.
La prima, attraverso il lotto aggiudicato, prevede la realizzazione di una linea ad alta capacità e ad alta priorità con corsia riservata tra il centro città e la periferia nord fino a Zambana. Il servizio passerà da una capacità oraria di circa 300 passeggeri per direzione fino a un massimo 800 in orario di punta in base alla frequenza. L’infrastruttura di ricarica lenta verrà realizzata nel deposito di via Innsbruck e a Lavis presso la stazione della Ftm in piazzale Stolcis.

Il percorso della liena per bus elettrico a Trento-2

Così facendo si punta a una riduzione di 400 tonnellate della CO2 emessa e a un taglio dell’energia primaria di circa il 13 per cento.

La seconda fase, attivabile grazie ai fondi concessi al Comune di Trento e prevista come opzione nel bando aggiudicato, prevede l’elettrificazione delle linee 7 e 11 del capoluogo, con infrastrutture di ricarica leggere ai capolinea. Anche in questo caso si prevede una riduzione della CO2 emessa stimata in 600 tonnellate all’anno.
Infine la terza fase, non prevista nel bando in quanto non ancora finanziata, che prevede la progressiva elettrificazione delle linee 9 e 10 del capoluogo e sarà progettata in caso di disponibilità di ulteriori fondi del Pnrr.

Evobus ha offerto bus elettrici del modello Citaro con batterie agli ioni di litio che supportano ricarica lenta in deposito e veloce con pantografo ai capolinea. I modelli prevedono i motori elettrici nei mozzi che, nel caso del 18 metri, hanno la trazione sui quattro assi, contribuendo alla sicurezza anche su fondi impegnativi con neve e ghiaccio.

Tutti gli autobus sono dotati dei sistemi previsti dai fondi del Pnrr quali: attrezzature per trasporto disabili, sistemi di videosorveglianza e di protezione dell’autista, geolocalizzazione e contapasseggeri con indicazione della soglia massima di carico personalizzabile in caso di emergenze.

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