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Api minacciate dai diserbanti: apicoltori in allarme, nuove norme dalla Giunta

Trattamenti e diserbanti minacciano le popolazioni di api curate da oltre 1500 apicoltori in Trentino, il messaggio è rivolto non solo ai contadini ma anche ai comuni

Api minacciate dalla chimica: l'allarme arriva dall'Associazione apicoltori della Valsugana, riunita in assemblea nei giorni scorsi, che lancia un appello a prestare maggiore attenzione all'uso di trattamenti per la frutticoltura e di diserbanti. Un messaggio rivolto non solo ai coltivatori diretti, come ha spiegato il presidente dell'Api-Val Romano nesler ai microfoni del TgR, ma anche alle pubbliche amministrazioni, cheusano diserbanti ad alto impatto ambientale lungo le strade o su terreni pubblici. 

Nel frattempo dalla Giunta provinciale arrivano normative più stringenti per gli apicoltori, varate con lo scopo di una maggiore prevenzione delle malattie delle api. Le nuove direttive riguardano comunicazione di inizio attività, piani di profilassi e sorveglianza delle malattie che colpiscono le famiglie di api, notifica della movimentazione per nomadismo e rilascio dei certificati sanitari, compravendita e controllo sulla produzione.

In Trentino vi sono 1563 apicoltori, secondo il censimento dello scorso anno, di cui oltre il 90% sono hobbisti, l'attività di apicoltori non è quella prevalente.  "Attraverso queste direttive .- ha spiegato l'assessore Zeni - vogliamo innanzi tutto responsabilizzare l'attività dell'apicoltore e delle associazioni, e poi dare ufficialità alle informazioni sulle movimentazioni delle famiglie di api ed evitare la duplicazione delle informazioni trasferendo i dati dalla banca dati provinciale a quella nazionale".

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