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Raduno di jeep sulle Dolomiti: scatta la protesta, depositate due interrogazioni

Evento ufficiale organizzato da Jeep e promosso sul sito istituzionale: "nel cuore delle maestose Dolomiti"

Negli anni scorsi fu un raduno di quad a provocare le proteste degli ambientalisti. Poi, un mese fa, l'evento dell'artista Giorgio Moroder all'Alpe Tognola nonostante il parere negativo del Parco Paneveggio mosse anche la politica. E nonostante tutto si fece, con il benestare della Giunta provinciale. Ora un'altra protesta infiamma le Pale di San Martino: un raduno di jeep previsto per luglio, sostenuto e pubblicizzato da Visittrentino.it, sito ufficiale del turismo in Trentino.

L'evento è organizzato da Jeep, la casa automobilistica che ha dato il nome alle più famose 4x4 di tutti i tempi. "Nel cuore delle maestote Dolomiti sarà possibile vivere una nuova avventura in puro stile Jeep Jamboree, il più classico dei raduni a stelle e strisce" si legge nell'entusiastica nota pubblicata sul sito istituzionale.

Appunto: "nel cuore delle Dolomiti". Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha provocato reazioni sia nell'opinione pubblica che nelle stesse istituzioni. Sono infatti due le interrogazioni presentate in Consiglio provinciale al riguardo: una del  consigliere del PD Alessio Manica e l'altra del pentastellato Filippo Degasperi.

Toccherà ora alla Giunta rispondere e, in caso di parere positivo, difendere l'evento. Un evento in grande stile, come si legge nel comunicato: "gli iscritti al Camp Jeep 2019 potranno testare l''intera gamma di SUV Jeep, mettere alla prova la propria Jeep nei chilometri dei percorsi off-road nell''area e accedere a tantissime attività quali concerti di musica live e animazione per i più piccoli". Difficile fare marcia indietro.

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