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Fotovoltaico sulle aziende, via libera a 15 milioni di euro

Il finanziamento sarà al 40 per cento per le pmi e al 30 per cento per le grandi imprese. Domande da metà giugno

Martedì 24 maggio la Seconda commissione del Consiglio provinciale di Trento ha all'unanimità parere positivo alla proposta di delibera per incentivare l'installazione di pannelli solari nelle piccole e medie imprese (Pmi) e nella grande industria. In ballo ci sono 15 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers) per impianti dai 15 fino ai mille chilowatt. Un aiuto quindi per tutti: dal bar alla grande impresa. 

In particolare, il finanziamento sarà al 40 per cento per la fornitura, l’installazione, i sistemi di accumulo dell’energia e le spese tecniche per i pannelli delle Pmi e al 30 per cento per le grandi imprese. Per le prime i contributi, sotto i 200mila euro, sono previsti in esenzione; in “de minimis” invece per gli investimenti delle aziende più grandi.

Rinnovabili, in Trentino adesso è più semplice installare gli impianti

Per accedere al finanziamento le imprese verranno sottoposte a una procedura di valutazione: verranno valorizzate col massimo del punteggio le comunità energetiche e la possibilità di cumulo con i finanziamenti statali. Punteggio alto anche per i punti di ricarica delle auto elettriche e si premia l’installazione sui tetti dei pannelli fotovoltaici. Per accedere è richiesta la diagnosi energetica sugli effetti dei pannelli fotovoltaici. C’è poi la possibilità di una rendicontazione nei termini dei due anni in conseguenza delle difficoltà di consegna. La graduatoria è a sportello, cioè senza termini di scadenza e fino all’esaurimento dei fondi che potranno essere reintegrati. Le domande verranno aperte a metà giugno.

Gli interventi dei consiglieri provinciali

Il consigliere del movimento cinquestelle Alex Marini aveva chiesto che fossero auditi i tecnici vista la complessità dei contenuti, ma la proposta è stata bocciata (unico sì quello della dem Sara Ferrari). "Si allungherebbero troppo i tempi di approvazione", hanno spiegato i consiglieri provinciali Lorenzo Ossana (Patt) e Pietro De Godenz (UpT).

Ossana ha invece proposto di togliere l'obbligo di risanamento dell'amianto per le aziende agricole, una spesa necessaria secondo le regole del Pnrr, che per il consigliere non permette di contenere i costi energetici.

Sara Ferrari (Pd), invece, ha espresso il suo apprezzamento per la spinta sulle comunità energetiche e ha chiesto di allargare i premi previsti per le aree interne a un territorio più vasto. Un premio, per la capogruppo Pd, andrebbe previsto anche per le ditte che hanno una certificazione green, attualmente non prevista dal bando. Marini ha sottolineato infine che non sono previsti punteggi per i sistemi di gestione intelligente dell’energia: "Il punto - ha detto - non è solo produrre l’energia rinnovabile, ma anche gestirla in maniera efficente". 

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