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Batterie di nuova generazione, 59 milioni per svilupparle in Trentino

La fondazione Kessler e Green energy storage hanno ottenuto un finanziamento europeo

Oltre 59 milioni di euro per sviluppare batterie di nuova generazione, sistemi di accumulo di energia innovativi che impiegheranno elettroliti non tossici, sostenibili e a basso costo. Succederà in Trentino dove la fondazione Bruno Kessler (Fbk) e Green energy storage (Ges) hanno vinto un finanziamento europeo dell'Important projects of common european inerest (Ipcei).

Il progetto Ipcei European battery innovation è stato autorizzato dalla Commissione europea a gennaio 2021 e finanziato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) a marzo 2022. Il termine è fissato per il 2028. Oltre alla fase di ricerca e di messa a punto delle nuove tecnologie è prevista la realizzazione di nuovi laboratori dove saranno eseguiti i test e che saranno al servizio dei partner industriali.

In particolare, il fondo Ipcei ottenuto da Ges è di 53 milioni di euro, quello ottenuto da Fbk di 6,5 milioni.

Per Fbk, il risultato finale del progetto sarà lo sviluppo di una serie di componenti tecnologici legati a batterie a flusso e batterie della quarta e quinta generazione, oltre a un prototipo innovativo da 50 kW/200kWh per applicazioni sia stazionarie per lo stoccaggio di energia proveniente dalle rinnovabili sia per l’utilizzo nella mobilità. Le attività si concentreranno anche sullo studio di nuovi design di celle e sistemi di accumulo che mirino a ridurre costi e ingombro, aumentare la sicurezza e migliorare la sostenibilità ambientale.

“È una sfida epocale in un mondo in competizione, per le risorse, per le tecnologie, per i mercati - ha dichiarato il presidente di Fbk Francesco Profumo -. È un’opportunità che ricade sui singoli attori e sui singoli territori. Come Fbk ci poniamo come un attore chiave della filiera, per accelerare i tempi dello sviluppo, ad oggi valore più prezioso delle risorse economiche stesse. Ancor più ci motiva questa sfida legata alla transizione energetica ed ecologica, oggi alla base dell’espressione dei nostri valori europei. Metteremo a disposizione le nostre migliori risorse e le nostre più avanzate infrastrutture di laboratori”.

“Con il contributo da 53 milioni - ha aggiunto il presidente di Ges Salvatore Pinto -, Ges svilupperà la propria batteria a idrogeno: una rivoluzione tecnologica green, al top per performance e costi che punta ad aggredire il mercato globale dell’accumulo energetico. Una possibilità che amplificherà le già notevoli ricadute occupazionali e di indotto sul territorio trentino che, inoltre, potrà vantare un’eccellenza mondiale nella sempre più strategica industria dell’accumulo energetico”.

“In qualità di centro tecnologico - ha concluso il direttore del centro Sustainable energy di Fbk Luigi Crema - forniremo supporto alle imprese nelle loro attività di ricerca per sviluppare nuovi componenti e sistemi. Ci concentreremo su sfide tecnologiche presenti e future, ricercando nuovi materiali che siano più sostenibili e meno impattanti sulle filiere di approvvigionamento, soluzioni per migliorare le attuali tecnologie e per avanzare quelle delle prossime generazioni. Ci metteremo il massimo dell’impegno per dare il nostro contributo”.

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