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A Riccomassimo la prima comunità energetica rinnovabile

Nel borgo, che conta una cinquantina di abitanti, sarà possibile produrre e autoconsumare energia prodotta da pannelli fotovoltaici

È stata inaugurata venerdì a Riccomassimo, nel comune di Storo, la prima Comunità energetica rinnovabile (Cer). Una novità assoluta per il Trentino, ma che potrebbe fungere presto da apripista: si tratta di una realtà nella quale privati cittadini, associazioni ed imprese commerciali, possono installare o utilizzare se esistenti, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e autoconsumarla.

“Oggi è una giornata importante – ha detto il vicepresidente della Provincia Mario Tonina – perche quella dei Cer è una modalità che in futuro potrà avere grande sviluppo anche nel resto del Trentino. Già in occasione del disegno di legge sulle grandi concessioni abbiamo previsto questa formula per garantire e sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili. Noto con soddisfazione – sottolinea Tonina – come vi sia un fermento positivo su questo fronte, in modo particolare nei tre consorzi elettrici che operano in provincia. Il loro impegno avrà sicuramente una funzione di stimolo in favore dei loro soci e delle loro comunità”.

Cedis (il locale consorzio elettrico) ha promosso la costituzione della prima comunità energetica del Trentino nella frazione di Riccomassimo, un borgo di montagna di 51 abitanti, di cui 13 bambini e ragazzi, all’interno del proprio territorio sociale. Si è proposto come produttore terzo, offrendo le proprie conoscenze nell’ambito sia normativo che tecnico per la realizzazione, in collaborazione con la neo costituita Aps La Buona Fonte, della Cer Riccomassimo, Comunità Energetica Rinnovabile. I rappresentanti de La Buona Fonte, supporto giuridico su cui è fondata la Cer, hanno contattato tutti i titolari di utenze elettriche illustrando l’opportunità di associarsi, impegnandosi ad utilizzare l’energia elettrica nelle ore in cui è possibile condividere la produzione dell’impianto.

Cedis ha commissionato alla Elettro M2 di Ledro un impianto fotovoltaico da 18 kWp. Il sistema è formato da pannelli fotovoltaici. Ciascun pannello è abbinato a un ottimizzatore posizionato sul retro (per ottimizzare la produzione). Il sistema accumula l’eccesso di energia pulita garantendo alle abitazioni del borgo di sfruttarla anche quando il sole non c’è. Produzione e consumo vengono monitorati attraverso una apposita app che permette il controllo in tempo reale e l’ottimizzazione istantanea dei flussi di energia per ridurre al massimo la dipendenza dalla rete elettrica. Va ricordato che proprio nel giugno scorso è stato approvato il nuovo Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030 dove le comunità energetiche sono individuate come una delle dodici linee strategiche del nostro territorio per traghettare il Trentino verso una riduzione delle emissioni che alterano il clima.

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