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Nasce "Fuoco": la prima cooperativa di comunità per far rivivere malghe e masi

Malghe e masi di proprietà collettiva da usare come bed & breakfast al servizio della comunità: ecco la cooperativa Fuoco

Un "esperimento" di comunità, un ente giuridico completamente nuovo, in forma cooperativa, che coinvolge attori diversi per valorizzare il territorio. E' nata "Fuoco", la prima cooperativa di comunità del Trentino, tra Giudicarie e Lomaso per ridare vita ad alcune strutture non più in uso, che potrebbero diventare punto di riferimento per un turismo sostenibile all'interno della Biosfera dell'Unesco. 

"In Trentino la cooperazione tradizionale presidia già efficacemente le zone periferiche - spiega la nota di presentazione del nuovo ente - ma “Fuoco” si propone di fare qualcos’altro: utilizzare strutture non più in uso, come ex malghe e masi, tipicamente di proprietà collettiva come le Asuc, per farle rinascere e nello stesso tempo promuovere il territorio. Un progetto a cui è chiamata a partecipare l’intera comunità, e in futuro persino gli ospiti che potrebbero diventare soci".

Le prime due strutture gestite dalla cooperativa sono una malga nel Lomaso in località Misonet di proprietà della Asuc di Favrio e maso Limarò tra Comano Terme e Sarche, di proprietà dell’Istituto diocesano di sostentamento del clero. Nel weekend si è svolta la festa di inaugurazione a Misonet, sulla montagna sopra Favrio nel Lomaso: una malga in disuso che ora servirà pasti e prodotti della zona ad escursionisti curiosi ed interessati.

Nello stesso periodo è partita da poco la gestione di maso Limarò, una splendida casa rurale da poco ristrutturata, ma chiusa dopo una breve esperienza con una gestione precedente. Per ora è in funzione un servizio di bed & breakfast, in futuro si aprirà anche alla ristorazione. All'interno le stanze sono sttate arredate con mobili fatti a mano da artigiani locali e sono in vendita prodotti rigorosamente a “metri zero” per rispettare le specificità del luogo. Della cooperativa fanno parte per ora nove soci, persone ed enti territoriali. Ma l’obiettivo è di allargarla a tutti i soggetti che vogliano partecipare.

 
 

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