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Candele tra i vigneti contro le gelate notturne: la foto è spettacolare

Scenario molto suggestivo, ma l'obiettivo è quello di scongiurare gravi danni all'agricoltura

Candele tra i vigneti per "scaldare" la notte: l'immagine, decisamente suggestiva, nasconde in realtà una situazione che potrebbe avere dei risvolti drammatici per l'agricoltura. Le candele anti-gelo sono state accese nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 maggio nei vigneti dell'Alto Adige per scongiurare il rischio di gelate notturne dovute alle rigide temperature, decisamente inattese in questi primi giorni di maggio.

La foto si riferisce ai vigneti nella zona dell'Abbazia di Novacella. Era dal maggio 1987 che non si registravano temperature così basse in questa stagione. In altre zone dell'Alto Adige, dove è prevalente la coltura del melo, sono state attivate le girandole anti-brina, che creano sugli alberi un sottile strato di ghiaccio per proteggere i piccoli frutti appena spuntati.

In Trentino i fuochi anti-gelo sono stati accesi soprattutto i Val di Non e Valsugana, a medie quote, dove fortunatamente i danni dovrebbero essere limitati. "Alcuni danni qualitativi sono stati registrati in val di Non e in Valsugana, in particolare su frutteti in avvallamenti sensibili, dove le temperature registrate dalle capannine meteo di Meteotrentino sono scese qualche grado sotto lo zero", afferma Andrea Berti, direttore di Codipra Trento.

Nella notte appena trascorsa lo zero termico non è sceso sotto i 700 metri, risparmiando così la maggior parte dei meleti ed i vigneti. A "riscaldare" di qualche grado, rispetto alle previsioni, la notte è stato il vento. Già da oggi, martedì 7 maggio, è previsto un aumento delle temperature, specialmente nei valori minimi. 

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