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Memoria: 178 studenti trentini in viaggio verso Auschwitz

"Si va in un campo di concentramento in pellegrinaggio, non in gita". Le parole di Liliana Segre per salutare i giovani trentini

Un pellegrinaggio, non una gita. Per salutare i 178 ragazzi e ragazze trentini che sono partiti alla volta di Auschwitz e Birkenau il presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccher, ha voluto usare le parole della senatrice Liliana Segre, deportata da piccola e sopravvissuta allo sterminio: “Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora”.

I giovani trentini viaggeranno attraverso Austria, Repubblica Ceca e Polonia grazie all’iniziativa, organizzata dall’Associazione Deina in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, che si svolge per il sesto anno consecutivo. Ad oggi sono stati oltre 13.000 ragazzi provenienti da tutta Italia coinvolti nel progetto e che hanno visitato gli ex campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau (Polonia), Mauthausen-Gusen (Austria) , Dachau, Sachsenhausen e Ravensbruck (Germania) e Terezin (Repubblica Ceca) e le città di Barcellona, Berlino, Budapest, Cracovia, Monaco, Praga, Sarajevo e Vienna.

Con loro quest'anno ci sarà il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher mentre l'anno scorso toccò al governatore trentino Maurizio Fugatti. A portare il saluto della Provincia di Trento, l’assessore alla Cultura Mirko Bisesti, che ha incitato i ragazzi a farsi testimoni delle emozioni che proveranno con i loro coetanei che non hanno ancora avuto occasione di fare questa esperienza. 

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