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Domenica all'insegna delle visite guidate al Museo Diocesano Tridentino

Oggi alle 16.15 una visita guidata alla collezione permanente ed alla mostra temporanea "Guido Pajetta. Diario intimo". Il percorso offre l'opportunità di conoscere il rinnovato allestimento delle sale della pinacoteca e le nuove opere esposte nelle sale di Palazzo Pretorio

Il Museo Diocesano Tridentino propone domenica 23 maggio alle ore 16.15 una visita guidata alla collezione permanente e alla mostra temporanea Guido Pajetta. Diario intimo. Il percorso offre l'opportunità di conoscere il rinnovato allestimento delle sale della pinacoteca e le nuove opere esposte nelle sale di Palazzo Pretorio.

La visita guidata è compresa nel biglietto d'ingresso al Museo ed è riservata ad un massimo di 15 persone; è totalmente gratuita per i possessori dell'abbonamento annuale al Museo. Per partecipare all'iniziativa è necessario prenotarsi telefonando al numero 0461.234419.

Museo Diocesano Tridentino: nuove sale, opere mai viste e multimedialità

Dopo lunghi mesi di chiusura, il Museo Diocesano Tridentino ha riaperto al pubblico con tante novità: il percorso espositivo della pinacoteca è stato rinnovato e riorganizzato per temi, sono state esposte nuove opere e nelle sale del piano terra è visitabile fino al 23 agosto la mostra Guido Pajetta. Diario intimo.

Le nuove sale si trovano al primo e al secondo piano di Palazzo Pretorio: la prima sezione è dedicata al patrono di Trento, San Vigilio; sono qui radunate una serie di opere che ricordano la figura del santo e che introducono alcuni temi portanti della narrazione museale, come la santità, il principato vescovile di Trento e la presenza di artisti stranieri in un territorio che fu luogo di scambi e di incontri in ambito artistico e culturale. A seguire il visitatore troverà una sezione espositiva dedicata alla paradigmatica vicenda di Simonino da Trento. Il percorso del primo piano si conclude con la sezione dedicata al concilio di Trento, prima limitata al solo giro scala: il tema viene ora affrontato in modo più approfondito, così da fornire al visitatore le coordinate necessarie per comprendere meglio motivazioni e contenuti di questo importante evento storico.

Il percorso espositivo del secondo piano si sviluppa focalizzando l'attenzione sul tema in Trentino nel Quattrocento; trova qui spazio un'importante opera mai esposta prima: il Polittico di San Bernardino, unica testimonianza superstite in regione dei cosiddetti ‘polittici misti'. A seguire viene preso in considerazione il Rinascimento nel Principato vescovile, esemplificato dalle pale d'altare realizzate per la cattedrale di San Vigilio. In questa sezione si inaugura una prassi che il museo seguirà in futuro: esporre per un certo periodo opere provenienti da chiese della Diocesi, così da accentuare il legame che il Museo intende stabilire con il territorio. Grazie alla disponibilità del parroco di Civezzano e della Soprintendenza per i beni culturali possiamo esporre la pregevole pala con Sant'Antonio abate in trono, San Vigilio, San Girolamo e un chierico inginocchiato e la relativa predella, opere di Jacopo Bassano realizzate tra il 1575 e il 1578 per la chiesa di Santa Maria Assunta.

Il percorso continua con opere di Martino Teofilo Polacco, pittore molto attivo alla corte del principe vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo (1600-1629) e con alcuni dipinti che bene esemplificano la pietà barocca. Le successive sezioni sono dedicate a due importanti artisti, il celebre Andrea Pozzo (1642-1709) e il pittore veneziano Francesco Fontebasso (1707-1769). Il percorso si conclude con alcuni dipinti, precedentemente conservati in deposito, di Tullio Garbari (1892-1931).

Le restanti sezioni del Museo – sala arazzi, la Cappella Palatina con la collezione di scultura lignea, il corridoio dei tessuti antichi e il Tesoro della Cattedrale – sono state arricchite da pannelli e didascalie in doppia lingua (italiano e inglese), didascalie riservate alle famiglie e altre che cercano di stimolare il visitatore creando connessioni con il presente. Specifici QR Code consentono inoltre di accedere con i proprio smartphone a contenuti multimediali quali podcast, immagini, video e approfondimenti. Infine, un tavolo multimediale offre la possibilità al pubblico di conoscere la storia del Museo, della sua sede e dei suoi protagonisti, oppure di esplorare le immagini delle opere esposte e collegarle alle chiese da cui provengono. Una specifica sezione propone una serie di attività ludiche, finalizzate ad avvicinare alle opere anche i giovani visitatori.

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