Arriva in Italia l'esposizione che si propone di riflettere pubblicamente sulla dissoluzione jugoslava ponendo al centro le testimonianze di chi ha vissuto il conflitto da combattente o invece opponendo resistenza. Organizza il Centre for Cultural Decontamination di Belgrado in collaborazione con OBCT/CCI, Boccanera Gallery e Museo di Arte Contemporanea di Belgrado.
Inaugurazione:
venerdì 17 novembre dalle ore 18:00 alle ore 21:00
Artisti partecipanti:
Ana Bunjak, Andrea Palasti + Sanja Anđelković + Boris, Jelena Marković, Kristina Marić, Lala Raščić, Mersid Ramičević, Nikola Radić Lucati, Iula Marzulli + Marianna Fumai, Ryo Ikeshiro + Aron Rossman-Kiss, Daniel Djamo, Dorone Paris, Filip Jovanovski, Vlada Miladinovic
ORARI:
La mostra è visitabile dal 17 novembre all’8 dicembre 2017
da martedì a sabato: dalle 13 alle 19
In altri orari su appuntamento, chiamando i numeri:
+39 0461 984206 / +39 340 5747013
Visite guidate gratuite su prenotazione:
lunedì 27/11, venerdì 1/12, lunedì 4/12
Per orari e prenotazioni: eventi@balcanicaucaso.org
A cura di Marco Abram, storico e ricercatore di OBCT/CCI
L'esposizione è curata da Noa Treister, Dr. Zoran Erić e Giorgia Lucchi Boccanera nell’ambito del progetto TESTIMONIANZA-VERITÀ O POLITICA: Il concetto di testimonianza nella commemorazione delle guerre jugoslave, condotto dal Centro di decontaminazione culturale di Belgrado in collaborazione con molte realtà culturali di cinque paesi europei e co-finanziato dal Programma Europa per i Cittadini 2014-2020.
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Sono passati 25 anni dall'inizio delle guerre jugoslave: guerre che hanno infranto la speranza di pace duratura in Europa che le strutture costruite dopo la Seconda guerra mondiale avrebbero dovuto garantire. Nel processo di costruzione del nazionalismo, durante e dopo i conflitti, gli establishment di ciascun paese della secessione e successione jugoslava hanno usato le testimonianze – nei media, nei testi scolastici o nelle mostre – per giustificare la propria posizione nazionale, etnica o religiosa, mettendo a tacere ogni voce alternativa tramite diretta repressione politica e sistematica cancellazione del quadro di riferimento che collega queste testimonianze alla realtà che pretendono di rappresentare.
Un bando internazionale ha selezionato tredici artisti e formazioni artistiche. I loro approcci al processo di produzione artistica vanno dalla ricerca d'archivio all'antropologia audio-visiva partecipativa, passando per il ripensamento statistico e tecnologico. I lavori audio esposti spaziano tra vari formati, dalla composizione e performance musicale alle installazioni audio. Inoltre, l'esposizione presenterà un portale fra archivio di testimonianze e social network, che permetterà ai visitatori di ascoltare e cercare le interviste (in serbo-croato-bosniaco, italiano e inglese) e inserire le proprie narrazioni. L'esposizione aprirà quindi un canale attraverso il quale queste testimonianze potranno essere ascoltate e contestualizzate.
Info: https://
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