Al Cuminetti le pellicole indipendenti con la rassegna "Social film"
Si tratta dell'undicesima edizione di un appuntamento rivolto agli appassionati di un genere cinematografico che raramente riesce a trovare spazio adeguato nella programmazione commerciale: il docu-film
La sala del Teatro “Cuminetti” di Trento ospiterà, a partire dal 26 febbraio 2015 e per cinque giovedì consecutivi, la Rassegna «SOCIAL FILM» promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Si tratta dell'undicesima edizione di un appuntamento rivolto agli appassionati di un genere cinematografico che raramente riesce a trovare spazio adeguato nella programmazione commerciale: il docu-film. Il programma delle proiezioni è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa dal direttore del CSC, Francesco Nardelli e dal curatore della rassegna, Stefano Giordano. Per l'accesso alla sala del Teatro “Cuminetti” in occasione delle proiezioni della rassegna «SOCIAL FILM», che avranno inizio alle ore 21,00 è stato previsto un biglietto dal costo “simbolico” di 2 euro.
IL PROGRAMMA
Giovedì 26 febbraio
Striplife - A Day in Gaza
di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zimbelli
Italia, 2013, 64’
Cinque registi per un documentario collettivo che racconta una giornata come tante nelle striscia di Gaza. Ci sono i ragazzi che col parkour riutilizzano i luoghi abbandonati e distrutti della città; la giovane giornalista che cerca di fare il suo lavoro tra uno scoppio e l'altro; l'ex-calciatore della nazionale costretto a smettere; ci sono i pescatori, i rapper, i contadini... Vite come tante che testimoniano quanto poco sappiamo e immaginiamo di quell'area. C'è la difficoltà di vivere lì, stretti dalla morsa israeliana e dall'indifferenza del resto del mondo. Un fluido e compatto scorrere di immagini senza proclami, senza retorica, senza morti o sangue, mostrando la vita a Gaza in tutta la sua assurda realtà.
Giovedì 5 marzo
Everyday Rebellion
di Arman T. Riahi, Arash T. Riahi
Svizzera, Germania, Austria 2013. 118’
Forme di protesta non violenta e di disobbedienza civile possono cambiare il mondo e lo stato delle cose? I fratelli Arash e Arman Irahi seguono in ogni angolo del Mondo gli attivisti e le loro ribellioni quotidiane per salvaguardare la giustizia, i diritti umani e la democrazia. Voice over sussurrato, osservazione rispettosa, ascolto attento di storie intrecciate e insieme distanti. Forse l’ottimismo è fuori moda e superato dagli eventi, il film risulta comunque una mappatura di tecniche di combattimento insospettabilmente creative, ancor più che di battaglie e presunte rivoluzioni.
Giovedì 12 marzo
Chasing Ice
di Jeff Orlowski.
USA, Bolivia, Canada, Francia, Islanda, Italia, 2012, 74’
Nella primavera del 2005, il celebre fotografo James Balog si dirige verso l'Artico per portare a termine un incarico commissionatogli dal National Geographic: catturare immagini che possano aiutare a capire meglio il cambiamento climatico della Terra. Quel primo viaggio lo convince a porsi alla guida della Extreme Ice Survey, una spedizione che inizia a raccogliere immagini a testimonianza dello scioglimento dei ghiacci e il cambiamento climatico in corso. Una sfida che avrebbe potuto mettere a rischio la sua carriera e la sua stessa salute.
Giovedì 19 marzo
Le cose belle
di Agostino Ferrente, Giovanni Piperno
Italia, 2013, 80'
Nel 1999 Fabio ed Enzo hanno dodici anni mentre Adele e Silvana ne hanno quattordici. Vivono a Napoli e, intervistati per un programma televisivo, mostrano il loro disincanto nei confronti dei miglioramenti che lo scorrere del tempo può apportare alla città e alle loro stesse esistenze. Tredici anni dopo, i quattro ragazzi possono tracciare un bilancio sui cambiamenti della città, raccontare le difficoltà della loro crescita e fare un confronto con la loro vita passata. Le cose belle racconta di ragazzi e ragazze che non si arrendono, nonostante la disillusione. Ma nessun vittimismo, piuttosto un pragmatismo mai domo che della città sa cogliere gli aspetti speciali e il disincanto.
Giovedì 26 marzo
Concerning Violence
di Göran Olsson
Svezia, Finlandia, Danimarca, USA, 2014, 85.
Le rivolte, i processi di decolonizzazione africana negli anni ’60 e ’70 e le attuali forme di neocolonialismo. Basandosi sull’omonimo articolo di Frantz Fanon (pubblicato nel suo volume I dannati della terra) il film raccoglie immagini di repertorio per un testo narrato dall’attrice e cantante americana Lauryn Hill (già leader dei Fugees). Un opera non solo politicamente ed emotivamente sconvolgente, ma anche rivelatoria di una profonda verità, trasversale a tutte le nostre esperienze di violenza e liberazione.