Opere mutuate dalla scena performativa in mostra a Centrale Fies
Dal 24 novembre 2022 al 20 febbraio 2023 Centrale Fies apre la sua collezione al pubblico. Si tratta della mostra "Collezione Fies", a cura di Denis Isaia, che presenta una selezione di elementi della prima raccolta italiana di opere mutuate alle arti performative.
Il pubblico si troverà dinanzi a una selezione di 11 opere, ognuna delle quali legate a un’azione performativa citata tramite QR-code. Come nel caso di Vynil with performance ashes, l’opera di Francesca Grilli: un disco in vinile sul quale sono state registrate tracce audio durante la performance a Centrale Fies nel 2001.
Alcuni esempi? In #Ed3n & The Perfect Life di Mara Oscar Cassiani, la dinamica oggetto perfomance è ancora differente: l’opera è un corpo di oggetti che posizionati in qualsiasi spazio evocano una diversa performatività, creando uno spazio nello spazio: una SPA per la meditazione e la cura del corpo.
Spazio poi alla scultura di Riccardo Giacconi, titolata The Variational Status, è invece parte di un’azione performativa che lasciava all’oggetto grande centralità: una marionetta automatica, costruita dalla storica Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, a celebrare il teatro in una delle sue forme più iconiche e storiche.
Dell’artista Simon Asencio troviamo in mostra The Vain Dreamer (1765)], Flute, opera scultorea che riproduece un flauto composto da due mani intrecciate, strumento pensato come ausilio per coloro che hanno perso la capacità di cantare e fare poesia, in una considerazione più ampia di come slang e canti vernacolari, siano stati in realtà la base per la poetica e la poesia più alta.
Impattante e di tutt’altro segno la fotografia di Santiago Sierra L’abbeveratoio: una performance che includeva anche alcune scene di un video girate al Tempio Karni Mata in Deshnoke in Rajasthan. Su un pavimento a scacchi bianchi e neri una svastica fungeva da abbeveratoio per la moltitudine di topi che, sotto lo sguardo di alcuni spettatori, attingevano al latte messo a loro disposizione.
La collezione completa ad oggi è composta di 20 opere. Una proposta che si vuole focalizzare non tanto sulla trasformazione dell’opera in un feticcio di quello che è accaduto durante l’azione performativa, ma piuttosto sullo svelamento dell’azione stessa, intesa come congegno riattivatore.
L'inaugurazione è in programma giovedì 24 novembre alle 18:30. A seguire è in calendario una visita col curatore della mostra, Denis Isaia, e l’artista Giovanni Morbin. L'ingresso, sia all'opening che alla mostra, è su prenotazione. Qui il link per l'inaugurazione. Ulteriori informazioni sono disponibili su centralefies.it.