Suoni delle Dolomiti: gran finale con tre concerti da non perdere
Ultima settimana ad "alta densità" per I Suoni delle Dolomiti che in pochi giorni, dal 20 al 24 settembre, vedrà susseguirsi il concerto con Mario Brunello, Neri Marcorè, Gabriele Mirabassi e Domenico Mariorenzi (20 settembre); l'incontro tra musica di montagna e classica con il coro Sasso Rosso, i Virtuosi italiani e Carlo Torlontano (22 settembre); e la musica d'autore con l'esibizione finale di Niccolò Fabi (24 settembre).
Il concerto del 20 settembre, ore 12 a Villa Welsperg con recupero in caso di maltempo alle ore 17.30 all'Auditorium Intercomunale di Primiero, sarà dedicato alla figura e all'opera di Gianmaria Testa. Sotto le guglie delle Pale di San Martino di Castrozza si riuniscono sul palcoscenico il noto attore, comico, conduttore e cantante Neri Marcorè; il chitarrista Domenico Mariorenzi, che da tempo si confronta con il repertorio di Teta; il violoncellista Mario Brunello, tra i più importanti esponenti di una musica classica capace di tornare a essere punto di riferimento per il sentire contemporaneo, e il clarinettista Gabriele Mirabassi che con il suo strumento si muove da sempre tra musica classica, jazz, canzone d'autore e varie geografie sonore.
Un progetto speciale, quello del concerto quello del 22 settembre a Località La Porta nel gruppo Cornacci in val di Fiemme (ore 12 e in caso di maltempo alle ore 17.30 al Palafiemme di Cavalese), che ritorna forte dell'esperienza maturata e di un nuovo afflato creativo. Si tratta di “Echi di montagna” che fa incontrare due formazioni come il Coro Sasso Rosso della Val di Sole e l'ensemble de I Virtuosi italiani oltre al musicista di corno alpino. Il programma si sviluppa partendo da quattro brani armonizzati da Arturo Benedetti Michelangeli - e dall'integrazione di F. Zandonà -, “Era nato poveretto”, “La brandolina”, “I lamenti di una fanciulla” e “E che fai de la pastora”. Nel dialogo tra le voci del Sasso Rosso e I Virtuosi italiani si inserirà anche il corno alpino di Carlo Torlontano e si esplorerà anche il repertorio di canti popolari oltre a “brani” di grande notorietà tra cui “La montanara” armonizzata da Luigi Pigarelli.
Ancora una volta i Suoni delle Dolomiti si concludono – il 24 settembre, ore 12 nelle vicinanze del Rifugio Micheluzzi in Val di Fassa (in caso di maltempo alle ore 17.30 al Teatro Navalge di Moena) – con un concerto di musica d'autore. Questa volta tocca a Niccolò Fabi, già ospite del Festival, e molto amato dal pubblico. Nato e cresciuto nel fertile ambiente musicale romano, Niccolò Fabi, appartiene alla stessa generazione di Daniele Silvestri, Max Gazzè, Tiromancino. Il suo primo successo è quello del singolo Dica del 1996 e da allora il cantante e musicista ha conquistato il pubblico con 25 anni di canzoni sempre molto curate sia nella melodia sia nei testi mai banali capaci di raccontare un mondo interiore di grande fascino.