La Russia dell'Ottocento in mostra al Castello del Buonconsiglio
Un paese favoloso era la Russia immaginata dal resto d’Europa nel corso dell’Ottocento. L’infinita distanza, i territori sconfinati, il clima estremo delle pianure ghiacciate e delle notti senza tramonto, i molti popoli dai costumi sconosciuti ne facevano un miraggio, tinteggiato dalle suggestioni dell’Oriente. Meta avventurosa di un Grand Tour per pochi eletti, era per i più un nebuloso mistero. Lo capì perfettamente Giuseppe Daziaro, commerciante trentino originario della valle del Tesino, che si trasferì in Russia alla fine degli anni Venti dell’Ottocento, aprendo grandi negozi di stampe a Mosca e a San Pietroburgo. Attorno al 1840 divenne editore e iniziò a produrre decine di immagini per illustrare l’impero del nord, con la moderna tecnica della litografia. Proprio da Mosca, dal prestigioso Museo Pushkin, giunge ora in Italia un prezioso gruppo di stampe, dai soggetti affascinanti e curiosi, facendo a ritroso la strada un tempo percorsa dalla famiglia Daziaro, tanto avventurosa quanto legata alla sua terra d’origine. La mostra “Paesaggi lontani e meravigliosi”, organizzata dal museo del Castello del Buonconsiglio in collaborazione con il museo russo e con il Centro Tesino di Cultura, illustra così una singolare pagina di storia, esponendo una selezione delle immagini che contribuirono a diffondere la conoscenza di un mondo irraggiungibile. La mostra si svolge nelle sale espositive del terzo piano di Castelvecchio, la parte più antica del Castello del Buonconsiglio, e comprende oltre cento stampe di particolare interesse, scelte tra quelle presenti nel museo Pushkin di Mosca e nelle collezioni del Buonconsiglio. Si tratta di vedute delle principali città dell’impero zarista, affiancate da un interessante nucleo di illustrazioni di costumi russi, che, da un mondo ancora irraggiungibile e misterioso, posto al confine tra l’Europa e l’Oriente, portarono in Occidente, alla metà dell’Ottocento, immagini nitide e seducenti, che univano la certezza della veduta prospettica al fascino di architetture ed usanze sconosciute.