Memento. L'ossessione del visibile: presentazione del libro di Pietro Gaglianò
Per il ciclo "Waiting room" presentazione del libro di Pietro Gaglianò in conversazione con Mauro Milanaccio:
"Memento. L'ossessione del visibile"
arte, pensiero critico e colonizzazione dell'immaginario.
Memento è una riflessione sulla criticità della memoria collettiva, sulle estetiche del potere, sulle forme di una narrazione alternativa.
Dagli apparati delle forze egemoniche alle esperienze del contro-monumento, dalla pianificazione urbana al controllo tentacolare sul tempo nel postfordismo, si scopre nell’ossessione per il visibile la linea di frizione tra la capacità eversiva dell’arte e la colonizzazione dell’immaginario nella società dello spettacolo.
Memento parte dal caso del mai compiuto monumento a Costanzo Ciano a Livorno, costeggiando l’estetica dei totalitarismi europei, e analizza alcune possibilità dell’arte internazionale negli ultimi trent’anni, fino a un volo radente sulle più recenti sperimentazioni degli artisti italiani nell’approcciare la materia del potere, le sue forme, le sue narrazioni e le alternative, nella condivisione e nella partecipazione.
Le conversazioni con Jochen Gerz e Thomas Hirschhorn concludono il libro proponendo due diverse visioni sui temi del monumento, dell’autorialità, della politica della sfera pubblica.
Pietro Gaglianò (1975) è critico d’arte e curatore. Dopo la laurea in architettura ha approfondito il rapporto tra l’estetica del potere e le libertà individuali, prediligendo il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle pratiche artistiche contemporanee. Ha curato progetti speciali e mostre in Italia e all'estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno.
La ricerca per Memento è stata sviluppata nell’ambito di “Livorno in Contemporanea 2015” promossa dal Comune di Livorno, in collaborazione con il Centro Pecci di Prato all’interno del progetto regionale “Toscana Contemporanea”.