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Sabato, 20 Aprile 2024
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"I know a place", i giovani artisti riportano la musica in città

"I know a place" è il nome di una serie di eventi che avranno luogo nella città di Trento. Nessuno sa esattamente quando, dove, chi si esibirà. Ma chiunque può scoprirlo

"I know a place" è il nome di una serie di eventi che avranno luogo nella città di Trento, ideati da un collettivo  di musicisti  e non, formato dai componenti di Alchimia, Anansi, Bob & The Apple, The Bastard Sons Of Dioniso e Rebel Rootz con il regista Matteo Scotton e la casa di produzione Babbies Production. Nessuno sa esattamente quando, dove, chi si esibirà. Ma chiunque può scoprirlo.

Sei sono gli obiettivi di I know a place


1.  affrontare il problema legato alle limitazioni imposte agli spazi e agli orari adibiti alla musica nella città di Trento.

2.  far capire alla cittadinanza e alle istituzioni che musica non significa rumore e disagio, ma cultura e strumento di aggregazione.

3. valorizzare e riqualificare le aree preposte alla musica di strada.

4. avere un impatto sociale positivo sulla città e sulla cittadinanza.

5. promuovere la collaborazione fra musicisti.

6. creare una rete fra artisti aperta a scambi, idee e proposte al fine di costituire un punto di riferimento per il circuito musicale trentino e per i suoi fruitori presenti e futuri

Ci dice qualcosa in più riguardo alla questione Stefano Bannò, altrimenti noto come Anansi.

L' idea di "I know a place" è nata da una chiacchierata molto informale al bar tra il sottoscritto , i ragazzi  dei Rebel Roots, Bastard Sons of Dioniso, Alchimia, Bob and the apple ed riguarda il fatto di suonare per strada, nel rispetto degli orari e dei regolamenti coinvolgere e incuriosire la cittadinanza  per dare un segnale e far capire che la musica non è solo rumore, ma ha anche una valenza sociale. Invece di raccogliere firme per la musica abbiamo preferito partire da queste performance che verranno fatte in un' area specifica, anche se all' inizio il progetto voleva coinvolgere un po' tutte le arre riservate ai musicisti di strada . Performance che si terranno in una fascia oraria che andrà dalle 17.00 alle 20.00, saranno completamente gratuite, nessuno percepirà una lira per fare ciò. Non saranno coinvolti locali o esercizi pubblici, a parte un esercente che ci fornirà l' elettricità gratuitamente. Gli eventi saranno dunque semi-improvvisati, le persone coinvolte sanno già quando e dove suoneranno, però il fatto di comunicarlo alla cittadinanza attraverso indizi o indicazioni frammentarie giorno dopo giorno fino ad arrivare al giorno del' evento è nato  dal bisogno di fare la cosa a modo di Flash Mob e far capire che davvero è possibile imbracciare la chitarra e suonare in strada e reclamare con calma degli spazi. Se guardiamo la mappa delle aree musicisti in città possiamo notare come siano tutte dislocate in zone in cui non c' è un flusso di persone importante, nessuna di esse si trova nel centro cittadino

Questa cosa è stata fatta anche per dare un messaggio riguardo alla norma per i "concertini"?

Nell' ultimo mese ci siamo tutti informati riguardo i regolamenti. In realtà la norma dei massimo quattro musicisti che regolamenta i "concertini" vale solo per le esibizioni al di fuori degli esercizi pubblici, e questo non è il nostro caso. E' ovvio però che dal momento in cui stiamo facendo questa cosa, vogliamo dare un segnale anche in quel senso e cercare di stabilire una sorta di connessione con cittadinanza e istituzioni. Il nostro scopo non è fare musica fino alle 2 di notte e disturbare chi vuol dormire, ma non vogliamo nemmeno essere limitati da una norma del genere, quando è pieno di band che vogliono suonare e non possono farlo perché sono in 5 o 6 e non "massimo quattro". Questa norma è una delle tante cose che si sono accumulate in questi anni a Trento. La città da questo punto di vista ha una sorta di cancro: prima la chiusura del Soultrain, poi i limiti ai musicisti di strada, poi la creazione di questa norma che limita a 4 il numero di componenti di una band che volesse suonare al di fuori di un pubblico esercizio. In questi anni si è tentato di togliere la musica dalla città. Noi non stiamo offrendo la verità o soluzione uniche , ma vogliamo creare una rete di persone, che non devono essere per forza musicisti e vedere di trovare una soluzione a questa situazione. Il primo evento di I Know a Place si terrà oggi tra le 5 e le 8 in una imprecisata zona nei pressi di Piazza Fiera

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