Trento apre il Festival di Scienza Fisv Days
"Non dobbiamo pensare alle grandi estinzioni di massa con accezione finalistica: nessuna apocalisse. La Terra, semplicemente, si trasforma: Pensiamo all’uomo, sopravvissuto all’ultima glaciazione oltre 10 mila anni fa o agli eventi più intensi avvenuti nel passato geologico. La vita ha un’incredibile capacità rigenerativa: quel 10-20% di specie che rimane anche dopo le più profonde estinzioni ripopola sempre il pianeta». È ottimista Massimo Bernardi, paleontologo del MUSE (Museo delle Scienze) di Trento, ma non nega che gli indizi per sospettare di essere sul baratro sono già oggettivamente visibili e misurabili. Gli esperti come Bernardi parlano di «triade letale»: innalzamento della temperatura globale, acidificazione degli oceani e diminuzione dell’ossigeno disponibile. «Se si attivano tutte e tre queste condizioni, sopra una certa soglia l’ecosistema Terra collassa". La fine non sarà, quasi certamente, come nei film apocalittici, dove il pianeta rimane un cumulo di polvere spazzata dal vento e dalle radiazioni, ma cambierà: «Alcune specie si adatteranno e gli equilibri tra gli abitanti superstiti si modificheranno, ma tutto andrà avanti. L’uomo, per esempio, durante l’ultima glaciazione, diecimila anni fa, ce l’ha fatta». E questa volta, ce la faremo di nuovo? Lo spiegherà domani mattina lo stesso Bernardi, ai FISV Days di Trento, il festival (quest’anno fruibile da remoto collegandosi al link fornito in calce) organizzato dalla Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV). Il titolo (e quindi il tema) di quest’anno è poco rassicurante: «Pandemie, globalizzazione, disuguaglianze e progresso: le sfide dell’Antropocene e come affrontarle».
Migliaia gli iscritti, tra gli studenti delle scuole, divulgatori e una fascia di esperti a tutti i livelli. Già perché i FISV Days, che proseguiranno ancora venerdì 27 da Palermo e lunedì 30 da Torino, sono un appuntamento studiato per apprendere le scienze della vita con un linguaggio semplice e ampio di metafore, nel racconto del rapporto tra l’uomo e la natura. Un appuntamento fisso che la FISV, guidata dal presidente Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma (IRE), ha rinnovato con maggiore piacere, quest’anno. Un anno durante il quale i ragazzi sono rimasti a casa e hanno fatto didattica da remoto: la tre giorni sarà allora, questa volta, un appuntamento in più per non rimanere indietro sui grandi temi. Domani oltre a Massimo Bernardi del MUSE di Trento, interverranno anche numerosi professori universitari che risponderanno alle tante domande sul virus SARS-CoV-2 e la malattia COVID-19, e poi ancora la vita delle piante nell’equilibrio con gli altri esseri viventi, tra sostenibilità e rischi. Ecco allora spiegato il titolo di quest’anno: l’Antropocene, termine coniato negli anni ottanta dal biologo Eugene Stoermer e ripreso dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutzen, indica l’epoca geologica attuale, nella quale la Terra è dominata dall’essere umano e dalle sue attività (dal greco antico «anthropos», che significa «uomo»). Nell'immagine il calendario della mattinata, con i relatori e i temi dei loro interventi. Potete seguire il festival da remoto attraverso questo link: Segui la diretta su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCd2vYsdXrDcnkkS4PGKdixQ