Vita al rallenty: la sfera affettivo-sessuale nella disabilità
Questa sera alle ore 20.30 presso la sala congressi dell’Hotel Adige di Mattarello, ci sarà la presentazione del libro "Vita al Rallenty" di Eleonora Goio. La serata, organizzata dall'Associazione Marcia delle Carrozzine - ONLUS, sarà moderata dal V.Presidente Gian Piero Robbi.
Per Eleonora Goio scrivere, come viaggiare, è sempre stato il mezzo per veicolare tante energie, per condividere le sensazioni provate nella presa di coscienza del nuovo stato di disabilità, ma anche per compiere una sorta di denuncia sociale. In " Vita al rallenty " – Aras Edizioni - la sua ultima fatica letteraria afferma molte verità e le tante preoccupazioni di chi si trova ad affrontare in vita una disabilità.
Occorre una maggiore sensibilizzazione da parte delle istituzioni, secondo l’autrice, che da insegnante di educazione fisica, da ex insegnante di sostegno e ora disabile per un intervento chirurgico al cervello per estirpare un angioma, ha potuto comprendere da vicino la situazione da entrambe le prospettive.
“Ho trascorso i miei primi cinquant’anni da persona normale, anche se la definizione di normale è difficile da stabilire. Di colpo mi è cambiata la vita dopo l’operazione al cervello. Ho rischiato di morire e mi sono detta che non potevo abbattermi. E’ stato tragico passare dal movimento assoluto all’inabilità. Ci ho messo una settimana ma poi ho capito che siamo noi il motore della nostra rinascita. Da emiplegica e epilettica ho capito che nella vita non bisogna porsi limiti”.
“Riassumere Vita al Rallenty in poche parole è difficile, poiché racchiude in sé una molteplicità di temi e di punti di vista. L’intimità dell’esperienza autobiografica ci accompagna lungo un percorso costellato di domande.
Come è possibile reinventarsi una nuova vita dopo aver subito un intervento al cervello ed essere rimasti invalidi? Quali sono le difficoltà legate alla riabilitazione, alle barriere che crea la nostra mente e la burocrazia?
Il pregio di questo libro è di essere tante cose senza che il lettore se ne accorga, poiché prima di tutto è un incontro. Vi sembrerà di imbattervi per caso nell’autrice, magari in uno dei suoi tanti viaggi in treno, quando si sposta per fare riabilitazione e, in maniera casuale – forse semplicemente per passare il tempo – che si incominci a parlare dello scorrere della propria vita.
Vi è mai capitato di inciampare in una conversazione? Ecco, leggere questo libro è una di quelle conversazioni che ci porta dietro, che ci lascia con l’immagine di una scalinata verso il cielo, con il sapore di una crescita continua verso nuovi e insperati orizzonti…”
Limiti però spesso determinati inevitabilmente dalle barriere, che per Eleonora Goio non sono solo quelle reali, fisiche, ma anche quelle mentali, che ci si crea nella propria testa. Non c’è viaggio, secondo Eleonora, senza attraversare frontiere sociali, culturali e psicologiche, quelle dell’anima che sbarrano la strada a noi stessi, spesso invisibili a molti e per questo difficili da abbattere.
Come sono ancora difficili da abbattere i tabù legati all’importanza della dimensione affettiva e sessuale per un disabile, tema particolarmente caro all’autrice che dedica un capitolo a parte al tema, sottolineando come soprattutto in Italia non ci sia l’adeguata comprensione dell’importanza della sessualità per la riabilitazione non solo fisica ma anche interiore di chi vive con una disabilità.
Un messaggio di forza quello lanciato attraverso Vita al Rallenty per esortare chiunque, non solo in condizioni di disabilità, a trovare la forza per rialzarsi. “Vorrei che questo diventasse un messaggio di cambiamento di mentalità per tutti, per essere più attenti a ciò che capita alla persona che ci sta di fianco denunciando le ingiustizie. Il messaggio che vorrei dare non è tanto quello di rinascere dopo una disabilità ma che si possano ritrovare i valori che abbiamo perso”.
Sala Congressi Hotel Adige di Mattarello di Trento
Ore 20.30 – ingresso ibero
Gian Piero Robbi