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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Il Ruggito del Coniglio al Trentino Book Festival: puro "italian's karma"

Antonello Dose è una voce conosciuta, che accompagna ogni mattina il risveglio degli italiani su Radio2 con “Il Ruggito del coniglio”. La sua straordinaria esperienza di vita descritta ne “La rivoluzione del coniglio” sarà protagonista dell’appuntamento serale del #tbf17 sabato 17 giugno alle 21.30 in Corte Trapp. Un appuntamento dal sottotitolo invitante, “alla scoperta di quello straordinario fenomeno che si chiama “vita””. Tra una presentazione e l’altra Dose risponde a qualche domanda...

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Come mai è solo il suo primo libro? Visto il suo percorso formativo e professionale potrebbe essere un autore navigato… Non avevo velleità letterarie. Ero già contento ed appagato per il mio lavoro meraviglioso alla Radio. Da qualche anno, vista la fragilità della vita, pensavo di raccontare prima o poi della mia esperienza di fede a un pubblico più ampio ma ero ancora in cerca della forma più adatta. Poteva essere uno spettacolo teatrale, una performance per strada o una serie di opere figurative. Poi è arrivato Beppe Cottavafavi, editor di Mondadori e mi ha proposto di scrivere un libro. Lì per lì ho detto di no. Lui ha insistito per mesi e così e' nato "La rivoluzione del coniglio".

In un cammino di ricerca spirituale perchè il buddismo dà secondo lei più risposte del cristianesimo? Lei sta dicendo che una religione è meglio di un'altra (anche no, mi chiedo solo il perché di un crescente interesse in Occidente per pratiche orientali, ndr). Io dico solo che il cattolicesimo mi ha creato dei problemi mentre il buddismo di Nichiren Daishonin mi ha aiutato a risolverli. Questa è la mia storia. A me è successo questo. Non ho la pretesa di stilare classifiche. Chi sono io per giudicare? Come si fa a regalare via etere ogni mattina un po' di felicità ed allegria agli italiani? Bisogna provare a cercarla prima di tutto dentro sè stessi. Ho imparato che per vivere bisogna trovare una ragione per farlo. Più è virtuosa ed elevata la motivazione più la vita di ognuno di noi si espande. Quanta gente siamo in grado di abbracciare, di amare, di incoraggiare? Molto più laicamente posso dire che a un ateo basta aprire un quotidiano italiano per rallegrarsi del Paese più pazzo del mondo. Pensate che noia sarebbe per noi a fare lo stesso lavoro alla radio scandinava.

Come mai ha avuto una brutta esperienza televisiva? Aveva partecipato a Giochi senza Frontiere alle Albere a Trento? Per favore non me lo rinfacciate per tutta la vita. Oddìò, quella trasmissione che lei, e solo il povero Pippo Baudo, definite "brutta" (era una delle mie trasmissioni preferite, altrimenti non avrei titolato così un articolo di qualche anno fa, https://www.questotrentino.it/articolo/11872/ridateci_giochi_senza_frontiere.htm, ndr), 20 anni fa su Ra1 in diretta portò a casa una media abbondante del 20% di share. Attualmente si considerano successi trasmissioni che fanno molto, ma molto meno. Inoltre, le esperienze sono belle o brutte a seconda di come vengono percepite dalla nostra mente. Una cosa brutta può diventare utile se ci si lavora sopra. Una cosa brutta per un soggetto può essere sublime per un altro. Nello specifico si trattò di un debutto senza preparazione, ne parlo pure nel libro.

Il tbf17 sarà dedicato al tema della post-verità. Che idea si è fatto sulla questione? Quando studio l'attualità cerco sempre di documentarmi consultando diverse e opposte fonti. Osservando la realtà cerco di farmi un'idea personale dei fenomeni. Credo che ognuno di noi dovrebbe fare la cosa prima di regalare il suo consenso alle voci di corridoio che circolano in rete.

Lei è in grado di riconoscere dal viso, o ascoltando il cuore, se una persona mente o dice la verità? In genere sento a pelle se una persona ha in testa delle strategie su di me. Forse le delusioni del passato e l'età mi hanno vaccinato.

Nel suo libro parla dell'omosessualità repressa di padri di famiglia. Succede anche fra i più giovani? Sempre di meno, ma devo constatare che succede ancora. Anche io pensavo che fossero patologie del secolo scorso. Purtroppo le culture possono metterci decenni a cambiare in meglio e settimane a degenerare. Sono convinto che la cura contro l'omofobia interiorizzata andrebbe somministrata nelle scuole.

Da "Magic" Johnson a oggi come ha visto cambiare l'atteggiamento sociale nei confronti delle persone sieropositive? Semplicemente non se n'è più parlato. Lei ricorda qualche campagna ministeriale di prevenzione nelle scuole dopo quella con il fumetto di Lupo Alberto voluta dal Ministro della Salute Rosa Russo Iervolino? Io purtroppo no. Dico purtroppo per tutte le persone che si sarebbero potute evitare questa preoccupazione negli ultimi 20 anni. Sono contento di aver messo in gioco la mia privacy. Lo sa che una persona sieropositiva in terapia è tecnicamente non più contagiosa? Non parlarne fa si che molti non si facciano le analisi e contagino mogli e amanti nella più totale incoscienza sanitaria.

Che effetto le fa, vista la sua esperienza di vita con la cultura orientale, sentire "Occidentalis Karma" di Gabbani? E' una canzona allegra che niente ha a che fare con la profondità della visione buddista della vita. Si ride di un approccio superficiale alle cose. Noi italiani lo facciamo praticamente su tutto fino a che la vita non ti assesta qualche legnata. E ahimè, non esiste una vita senza problemi. Forse il Ruggito del Coniglio si potrebbe definire Italian's Karma.

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