"Conflitti ambientali" venerdì 5 settembre
La rassegna «DIRITTI CONTATI» - che si è riproposta quest’anno un'altra ricerca di Diritti declinati ancora più nettamente verso l’approdo finale di ognuno di essi, cioè la pace - è voluta uscire dagli schemi della rievocazione della “Grande Guerra”, per mettere in chiaroscuro il concetto di guerra e virare sui colori di ciò che tutte le guerre fanno perdere.
In occasione del penultimo appuntamento dal titolo “Conflitti ambientali”, il filo rosso di questa rassegna si è srotolato fino a Rovereto, città dove il monito della pace risuona con Maria Dolens, la Campana dei Caduti fatta col bronzo ottenuto dalla fusione dei cannoni delle nazioni che presero parte alla Grande Guerra, città che a Oriente Occidente 2014 ospiterà anche Marica Di Pierri, in un anticipo di quanto potremo ascoltare e approfondire,
assieme a Beatrice Taddei Saltini e ad Andrea Tomasi,
venerdì 5 settembre alle ore 20.00
a Nago, al Teatro Sala della Comunità.
Malgrado negli ultimi decenni i conflitti ambientali siano divenuti fenomeno di interesse crescente in ambito politico, economico e sociale, si tratta di un’espressione non ancora abbastanza diffusa. Eppure l’Italia offre migliaia di esempi utili a comprendere. E tra questi esempi, anche il nostro Trentino.
Serve una democrazia della Terra per una giustizia ambientale, una pace della terra che protegga dalla violenza devastatrice delle continue guerre ambientali. Ne parleremo con chi si occupa in prima persona di conflitti e di ambiente: Marica Di Pierri, Beatrice Taddei Saltini e Andrea Tomasi.
Marica Di Pierri, attivista e giornalista, si occupa da anni di tematiche ambientali e sociali. Con una formazione in Legge e Relazioni Internazionali, ha vissuto e lavorato in America Latina, occupandosi di migrazioni e diritti umani.
E’ a capo dell'area comunicazione di A Sud (www.asud.net), associazione indipendente impegnata nella difesa dei beni comuni e nella promozione della giustizia ambientale e sociale sul territorio Italiano e nel mondo. Dirige ed è tra le fondatrici del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali di Roma (www.cdca.it), attraverso cui porta avanti attività di ricerca, informazione, formazione e documentazione sui conflitti ambientali, per fornire strumenti nuovi utili all’analisi e alla comprensione dei cambiamenti politici, sociali ed ambientali.
È autrice di saggi, editoriali e articoli su questioni ambientali e tematiche di genere, collabora con periodici, quotidiani, testate televisive e riviste specializzate.
Beatrice Taddei Saltini, fondatrice dell'Associazione Culturale 46° Parallelo e dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, lavora in redazione dell’annuario, giunto alla sua V edizione.
Per quest’ultima ha curato, assieme a Federica Ramacci, lo speciale "Donne e guerra", approfondendo il tema del coinvolgimento delle donne nei conflitti e mostrando che anche i conflitti ambientali sono nemici delle donne, più vulnerabili a causa dell’antica disuguaglianza di potere tra donne e uomini.
Andrea Tomasi, giornalista, ha pubblicato con Jacopo Valenti il libro "La farfalla avvelenata - Il Trentino che non ti aspetti" per parlare di un Trentino fatto di rifiuti tossici, di controllori che non controllano, di paura per ambiente e salute: un’inchiesta sulle vicende giudiziarie relative ad alcuni traffici di rifiuti pericolosi nella provincia autonoma e delle sue implicazioni (anche politiche), da cui emerge un’architettura del danno ambientale comune ad altre realtà.
All'interno della V edizione dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti del mondo vi è lo speciale sui Conflitti ambientali a cura del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali: pagine che evidenziano come le guerre e la finanza siano nemiche di ambiente e comunità e come spesso le aree più fragili siano quelle più popolose e come i danni ambientali e climatici siano tra le cause di migrazioni forzate.
La corsa al controllo delle risorse che sono in diminuzione, al contrario non si modera.
Le stime parlano di 200-250 milioni di profughi ambientali entro il 2050.