Mamme e papà sono nati per leggere ai bambini: l'iniziativa al TrentinoBookFestival
TrentinoBookFestival affianca da sempre ad un programma per “grandi” tante iniziative legate ai più piccoli: un investimento fondamentale sui cittadini-lettori del futuro. Dal 15 al 18 giugno a Caldonazzo ci saranno gli appuntamenti del Tbf Junior e anche una mostra in piazza Vecchia, dedicata a “Nati per leggere”. Maria Lunelli, bibliotecaria a Pergine Valsugana, esperta di letteratura per l'infanzia e formatrice spiega il significato di queste azioni.
"Nati per Leggere" è un programma di azioni volte a sostenere la lettura "a bassa voce" in famiglia. Nato dall'alleanza fra bibliotecari e pediatri (Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Culturale Pediatri, Centro per la salute del Bambino) Nati per Leggere in Trentino è presente dal 2002. Tutte le biblioteche del Sistema Bibliotecario Trentino aderiscono a Nati per Leggere che è promosso dal Servizio per il Sistema Bibliotecario della Provincia Autonoma di Trento anche attraverso la realizzazione, ogni tre anni, di una bibliografia in cui vengono proposti titoli per le diverse fasce d'età a partire dai più piccoli (6 mesi fino ai 6 anni di età).
Il gruppo di lavoro che si occupa della scelta dei libri da inserire in questa bibliografia è costituito in gran parte da bibliotecarie, di cui alcune esperte in letteratura per l'infanzia. La Bibliografia è costituita da 10 sezioni tematiche e ognuna di esse è corredata da un pannello che richiama il libro guida della sezione. Nati per Leggere sostiene la lettura come pratica abituale in famiglia e invita anche i papà, non solo le mamme, a leggere per i propri figli, in quanto questo tipo di attività è soddisfacente anche per un papà quando il bambino è piccolissimo.
Inoltre è da notare come nei libri per bambini anche i papà sono sempre più presenti e vengono mostrati in comportamenti che raccontano una rivoluzione culturale: accanto a mamme che lavorano fuori casa ci sono, ad esempio, papà intenti a preparare la cena e ad occuparsi dei figli. Per la mia esperienza - spiega Lunelli - i papà amano molto leggere e si divertono quanto le mamme nel concedersi questo tempo prezioso e di qualità da trascorrere con i figli. Quest'anno l'Ufficio per il Sistema Bibliotecario Trentino ha organizzato un corso per Volontari di Nati per Leggere a cui si sono iscritte circa 200 persone.
Il corso, previsto per circa 35 persone, è stato per tanto replicato dando così la possibilità a una settantina di persone di diventare Volontario di Nati per Leggere. Fra i volontari ci sono sia uomini che donne, anche se quest'ultime sono comunque in prevalenza. I Volontari parlano con i genitori nelle occasioni più varie in cui sono presenti con i propri figli (biblioteca, parco, ambulatori pediatrici, centri vaccinali, corsi pre e post-parto) e raccontano quanto è importante leggere e quali sono i benefici di un'esposizione all'ascolto fin da piccolissimi: la lettura ha ricadute benefiche sia a livello cognitivo che relazionale e affettivo all'interno del nucleo famigliare. Infatti i bambini Nati per Leggere quando entrano a scuola hanno un bagaglio lessicale maggiore dei bambini a cui non è stato letto, inoltre hanno maggiore capacità di ascolto in quanto ascoltare la mamma o il papà che legge implica un'attivazione della capacità di attenzione e un allenamento della stessa a beneficio dell'impegno scolastico. Nelle età successive i bambini possono manifestare rifiuto della lettura, ma questo generalmente è da imputare all'imposizione che, purtroppo ancora spesso, se ne fa a scuola. Costringere a leggere, magari anche chiedendo compilazione di schede di lettura, commenti o altro ha generalmente come effetto un fastidio nei confronti della lettura. La lettura gratuita produce maggiori risultati di quella imposta. Naturalmente è opportuno conoscere i libri fatti bene, quelli divertenti e che sollecitano la curiosità dei bambini: per questo ci sono le bibliografie ragionate che costituiscono un ottimo strumento per chi non è del mestiere in quanto i libri per questa fascia d'età sono davvero moltissimi ed è difficile sapersi orientare. È vero che la tendenza attuale è quella visuale con brevi testi a corredo, ma per conoscere a fondo, per approfondire è necessario soffermarsi sulle cose. La lettura abitua a tempi più lenti, ma che scorrono veloci se quello che leggiamo ci piace e ci coinvolge, anche per i bambini e i ragazzi è così. Finchè i bambini sono piccoli è di gran lunga la cosa migliore che sia l'adulto a leggere. È stato scientificamente provato che il cervello di un bambino fino ai due anni di età è stimolato in maniera evidente dalla voce del genitore, mentre non lo è quasi per nulla da una voce registrata. Naturalmente gli audiolibri sono un modo molto comodo di ascoltare una storia e sono di alta qualità, dove attori professionisti usano la loro voce per dar vita alle vicende dei personaggi. Ma per quanto riguarda i bambini la lettura da parte di mamma o papà ha effetti benefici insostituibili e duraturi nel tempo. La lettura condivisa fra genitore e figlio crea contatto e scambio, interazione affettiva che altrimenti non sarebbe possibile. Il Trentino Book Festival è, come ogni anno, ricco di ghiotte occasioni, mi auguro di riuscire a partecipare a più eventi possibili».