Arriva anche a Trento "Il colore dell'erba", il film da "sentire"
Dopo l'anteprima di Torino lo scorso 18 gennaio, arriva nelle sale italiane il 1° febbraio il documentario "Il colore dell’erba", di Juliane Biasi Hendel, prodotto da Indyca e Kuraj con il sostegno del Mibact, di Trentino Film Commission, Piemonte Doc Film Fund e Rai 3 (Doc 3) e con il patrocinio dell’UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Edizione speciale per le sale, il film offre una esperienza sensoriale unica grazie alla costruzione di un vero e proprio paesaggio sonoro che rende il documentario visibile “a occhi chiusi”. Anche la locandina è una creazione artistica in rilievo, con la quale il pubblico potrà interagire. A Trento "Il colore dell'erba" sarà proiettato al Cinema Astra, lunedì 8 febbraio alle 19 e alle 20.30 e martedì 9 febbraio alle 17.30 e alle 19; lunedì alle 20.30, saranno presenti anche le due protagoniste.
"Il colore dell’erba" di Juliane Biasi Hendel (Italia, 59’) è un film da guardare a "occhi chiusi": frutto di un lavoro di oltre quattro anni, racconta la storia vera di Giorgia e Giona, due giovanissime amiche non vedenti in cammino verso l’indipendenza. Non possono vedere ciò che le circonda, ma le paure, le emozioni, gli impegni che la vita impone sono eguali a quelle di tutti i loro coetanei. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa una sfida appassionata che le porta a misurarsi con se stesse. Un’impresa che è metafora dell’adolescenza, età rivoluzionaria in cui si lascia per la prima volta l’uscio di casa per affrontare il mondo in modo indipendente. “Giorgia e Giona mostrano come la ‘paura del buio’ riguarda tutti e diventano un esempio di come questa paura possa essere affrontata, qualunque sia la sfida, per riscoprirsi ancora più forti - spiega la regista Juliane Biasi Hendel -. Mi piace scoprire nuovi mondi e anche l’adolescenza lo è: è un’età in cui la paura dell’ignoto invade e al tempo stesso spinge a conoscere il mondo. E Giorgia e Giona hanno un valore aggiunto per farci scoprire ancora di più queste emozioni”.
L'immagine della locandina creata dal grafico Daniele Catalli, è un'altra particolarità di questo progetto sperimentale: vera e propria opera artistica realizzata in edizione limitata, anche la locandina è stata pensata per rivoluzionare il concetto di immagine permettendo al pubblico di interagirvi".